Dal 2 marzo riaprirà la Guardia Medica di Pachino. I locali erano stati chiusi nei mesi scorsi per la mancanza di dottori, scatenando la reazione della comunità, che, per l’assistenza notturna, deve recarsi a Portopalo, in quanto il Punto di primo intervento di Pachino è operativo solo per 12 ore.

Intesa tra medici e Regione

La direzione generale dell’Asp di Siracusa, nelle ore scorse, ha annunciato l’arrivo di camici bianchi per la Guardia medica grazie ad un protocollo di intesa  tra l’Assessorato regionale della Salute e le organizzazioni sindacali dei Medici di Medicina generale sul potenziamento della Continuità assistenziale.

La direzione Asp

“Un particolare plauso va alla sensibilità della quasi totalità della classe medica pachinese – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – che, aderendo all’iniziativa, ha permesso finalmente la riapertura della Guardia Medica sfatando incomprensibili ed inaccettabili “luoghi comuni” che dipingevano il presidio di Continuità assistenziale di Pachino come luogo impegnativo per numero di casi trattati e per complessità degli stessi, e ciò nonostante a circa sette chilometri di distanza sia stata sempre operativa la Guardia Medica di Portopalo di Capo Passero che riconosce sicuramente la stessa tipologia di casi.

Analoga riconoscenza va tributata a due medici di un altro ambito provinciale che, con la loro libera adesione, hanno permesso di raggiungere un numero di medici utile per l’adeguata copertura dei turni”.

Il Ppi

“L’Azienda – aggiunge il direttore sanitario Salvatore Madonia – aveva già dato un concreto contributo, trasferendo a Pachino il Punto di Primo Intervento (PPI) che operava ad Avola ma ciò, visti i compiti di istituto del PPI, permetteva la copertura solamente nelle fasce orarie diurne di concerto con le attività assolte dai medici di famiglia e dai pediatri di libera scelta”.

Copertura notturna

 

“Con l’apertura della Guardia medica, che copre i turni notturni nonché i pre-festivi e i festivi – spiega il direttore del Distretto Sanitario di Noto Giuseppe Consiglio – viene finalmente garantita la continuità assistenziale coprendo nell’arco delle ventiquattro ore le fasce orarie non garantite per contratto dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta”.