Due ubriachi si sono presentati al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa ed i loro comportamento ha bloccato il lavoro dei medici.

L’arrivo dei poliziotti

E’ stato necessario l’intervento degli agenti di polizia che, poco dopo, hanno raggiunto la struttura sanitaria dove c’erano anche i due che stavano anche disturbando i parenti dei pazienti nella sala d’attesa.

Apprensione al Pronto soccorso

Si sono vissuti momenti di apprensione anche perché i due ubriachi si sono scagliati contro le forze dell’ordine che li hanno bloccato. Sono stati denunciati per minacce oltraggio e resistenza, uno dei due, un 34enne, deve rispondere anche di interruzione di pubblico servizio perché si rifiutava di uscire dall’ambulatorio del
Pronto Soccorso.

Aggressione in ospedale

Nelle settimane scorse, un infermiere del Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa è stato aggredito da un paziente che si era rifiutato di sottoporsi al tampone.

Altri episodi di violenza

La denuncia è stata della Funzione pubblica della Cgil che svela altre violenze ai danni del personale sanitario.  “Poche settimane prima un’altra infermiera sempre del Pronto soccorso è stata aggredita: i fattori di rischio sono molteplici e gli anni di pandemia hanno ulteriormente appesantito il disagio sociale, che si riversa sempre più sui professionisti della salute” dichiarano i vertici della Fp della Cgil Siracusa.

Protocollo contro aggressioni

Il sindacato, lanciando un appello al sindaco di Siracusa ed all’Asp, ha chiesto una soluzione per arginare questo fenomeno.

“Chiediamo un segnale forte da parte delle istituzioni, da parte del sindaco, dall’Opi e dall’azienda sanitaria per attuare un protocollo contro le aggressioni per denunciare d’ufficio la violenza senza far esporre direttamente il Lavoratore che svolge un pubblico servizio. Chiediamo attenzione e civiltà” spiegano dalla Funzione pubblica della Cgil Siracusa.

“Non possono più essere tollerati certi episodi di violenza – dicono dalla Cgil Siracusa – nei confronti di chi mette a rischio ogni giorno la propria vita per aiutare gli altri. Certe barbarie non possono e non devono lasciare indifferenti le nostre istituzioni, che non possono fermarsi ad un semplice comunicato – aggiunge la Funzione pubblica della Cgil Siracusa – di solidarietà nei confronti di chi subisce una aggressione così ingiustificata e brutale”.