Palermo violenta. Sono state arrestate stamane dalla Polizia di Stato 11 persone che sarebbero responsabili di un raid punitivo a sfondo razziale.

Le indagini della Squadra Mobile hanno fatto luce su un episodio avvenuto il 27 ottobre scorso, quando una banda di giovani, fece irruzione in un market etnico e aggredì il titolare e alcuni suoi connazionali dello Sri Lanka.

A ricostruire quanto accaduto, il capo della Squadra mobile di Palermo, Rodolfo Ruperti.

“I fatti – dichiara – sono avvenuti all’interno di un market gestito da bengalesi nel quartiere Zisa. Sono subito intervenute le Volanti della Questura, in quella circostanza abbiamo trovato i malcapitati feriti dai colpi che avevano ricevuto da un gruppo di aggressori. Nell’immediato ne furono arrestati due e in seguito ad una serie di ricognizioni e di lavoro investigativo che è stato svolto unitamente ai colleghi del commissariato di zona, siamo riusciti a ricostruire per intero quello che era il gruppo criminale che si era scagliato con grande violenza nei confronti di questi cittadini singalesi”.

Alla domanda se abbia un peso nella vicenda l’aggravante del razzismo, Ruperti risponde: “Questo è riferito dalle vittime. L’occasione dello scontro era dovuto al fatto che uno dei bengalesi era stato apostrofato perché aveva urinato per terra. Era già stato malmenato per strada, ed aveva trovato riparo all’interno del market, dove sono entrate queste 11 persone, alcune armate anche di sbarre e di mazze e lì si sono scagliate con grande violenza nei confronti non solo del primo dei bengalesi aggredito ma anche dei connazionali che hanno provato a fare una forma di resistenza passiva per evitare di farlo pestare ma poi sono stati a loro volta brutalmente picchiati“.

Ma c’è di più. Gli aggressori, oltre a rubare un anello appartenente ad uno dei cittadini singalesi, hanno cercato,
– non riuscendoci a causa del pronto intervento di alcune volanti – di asportare e portare via l’impianto di videosorveglianza del negozio. Due degli aggressori venivano bloccati dai poliziotti, mentre gli altri si davano alla fuga.

Il più giovane degli aggressori ha poco più di 18 anni. Hanno quasi tutti precedenti penali.

QUI NOMI E FOTO DEI PRESUNTI AGGRESSORI

 

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