Un giovane di 16 anni è stato aggredito dal branco a Palermo per futili motivi. E’ successo la notte tra sabato e domenica davanti al Teatro Massimo. La vittima è ricoverata all’ospedale Civico con la mandibola fratturata per le percosse subite. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno raccolto la denuncia e acquisito le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona che potrebbero aver immortalato la scena e la via di fuga del branco. Il giovane stava passeggiando con un amico quando ha urtato con la spalla un giovane che passeggiava con una ragazza.

La mandibola fratturata

Il sedicenne è stato colpito con un pugno in faccia. Mentre era a terra altri giovani sono arrivati nel luogo dell’aggressione e lo hanno colpito con calci e pugni. Qualcuno degli aggressori ha rotto una bottiglia, ma quando ha visto che stavano arrivando altri giovani in soccorso della vitta sono fuggiti in direzione di via Ruggero Settimo. Portato in ospedale i medici hanno riscontrato la frattura alla mandibola, ematomi sul naso, sulla spalla e sulla nuca. La prognosi è di 15 giorni. In sede di denuncia il sedicenne ha raccontato ai carabinieri che l’aggressore lo ha minacciato anche sui social.

L’aggressione in ospedale

Un infermiere ed un ausiliario, in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale di Augusta, sono stati aggrediti questa mattina da un uomo che avrebbe voluto avere la precedenza su altri pazienti. Sarebbe arrivato nella struttura ospedaliera in ambulanza ma avrebbe preteso di essere subito curato ed in preda ad una crisi nervosa avrebbe sferrato dei pugni al viso delle due vittime. Un episodio che è stato denunciato ai carabinieri della Compagnia di Augusta che hanno avviato le indagini per fare luce sulla vicenda.

La condanna dell’Asp

“Condanno fermamente l’atto di aggressione – dice il commissario dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone – nei confronti degli operatori del Pronto soccorso di Augusta. Il personale sanitario dedica la propria vita a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno e non dovrebbe mai essere oggetto di violenza. Chiedo a tutti i cittadini di rispettare il lavoro e la dedizione dei nostri operatori, affinché possano continuare a svolgere il loro ruolo nel migliorare la salute e il benessere della comunità senza paura o minacce”.

“Servono misure severe”

“Questa inaccettabile violenza dimostra l’urgente necessità di adottare provvedimenti normativi più severi a
tutela degli operatori sanitari promuovendo misure che garantiscano la sicurezza e l’incolumità del personale
medico e non medico, affinché possano svolgere il loro prezioso lavoro in un ambiente sicuro e protetto” aggiunge Caltagirone.

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