“Abbiamo saputo che dopo la nostra segnalazione dell’avvenuta aggressione presso la Casa reclusione di Augusta, la segreteria del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha chiamato all’agente in questione per sapere in primis le sue condizioni di salute poi come si erano svolti i fatti”.

La vicenda

Lo riferisce il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni, il cui sindacato, nella giornata di ieri, ha l’ aggressione all’interno della struttura: un agente è stato preso a bastonate e si è reso necessario il suo trasferimento al Pronto soccorso dell’ospedale Muscatello di Augusta. Il ferito ha riportato dei traumi alla mano ed al polso.

Sippe, “servono provvedimenti urgenti”

“Apprezziamo la sensibilità del Sottosegretario e lo ringraziamo, però come Sippe ci auguriamo una svolta definitiva a difesa della Polizia Penitenziaria e dei provvedimenti urgenti promessi ma mai fatti presso Casa Reclusione di Augusta” aggiunge il dirigente nazionale dei Sippe.

Violenze nel carcere di Enna

Le aggressioni in carcere avvengono anche in altri penitenziari della Sicilia. Due agenti della polizia penitenziaria in servizio alla Casa Circondariale e di Enna “L. Bodenza” sono stati aggrediti in due diversi giorni dai detenuti. La prima aggressione è avvenuta ieri mattina, ad opera di un giovanissimo detenuto accusato di omicidio mentre oggi due detenuti, di cui uno extracomunitario, ha aggredito un altro agente-

La visita della Varchi

Tutto questo a pochissimi giorni dalla visita dell’onorevole Carolina Varchi, segretario di presidenza della Camera dei Deputati al carcere di Enna, nel corso della quale la USPP ,l’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria , il sindacato di polizia penitenziaria, ha rappresentato la grave carenza di personale. A fronte di una pianta di oltre 160 unità in servizio ad Enna ci sono solo una novantina di agenti e 216 detenuti.

La denuncia dell’Uspp

Nel corso dell’incontro con la Varchi, il consigliere nazionale del sindacato USPP, Filippo Bellavia, aveva chiesto la chiusura della sezione dove sono ristretti i detenuti psichiatrici denunciando la difficile gestione di questi pazienti all’interno della struttura di Enna che risulta inadeguata anche per la mancanza di un presidio permanente all’interno del carcere, tra i quali proprio lo psichiatra