Arriva una legge che punisce con pene più severe chi si macchia del reato di aggressione nei confronti di medici e personale sanitario a lavoro negli ospedali.

Il disegno di legge è passato al Senato. “Un atto atteso e doveroso, speriamo che la nuova legge, fortemente voluta dal Movimento .5 stelle, contribuisca a far calare drasticamente il numero delle aggressioni a medici ed operatori sanitari, vergognosamente cresciuto negli ultimi tempi nei pronto soccorso, nelle guardie mediche e in corsia”.Lo affermano i deputati 5stelle, componenti della commissione Salute dell’Ars, Pasqua Cappello, Siragusa e De Luca, a commento delle legge approvata ieri dal Senato che inasprisce pene e sanzioni amministrative per gli aggressori, introducendo pure la procedibilità d’ufficio.

“Sinceramente – dicono i deputati 5 stelle – eravamo stanchi di poterci limitare a dare solidarietà a parole a medici e operatori sanitari dopo ogni aggressione, senza poter offrire strumenti concreti per combattere il fenomeno della violenza. Questa legge, per la quale ringraziamo particolarmente la nostra collega ed ex ministro della Salute, Giulia Grillo, è lo strumento concreto che volevamo. Confidiamo che la durezza delle pene e delle sanzioni possa fungere da ottimo deterrente per gli utenti incivili della sanità che purtroppo non sono mancati”.

In Sicilia sono continue le aggressioni denunciate. Il 27 luglio i carabinieri hanno arrestato Salvatore Giglio, 51 anni perché avrebbe aggredito la dottoressa della guardia medica di Partanna Mondello a Palermo, colpito un carabiniere e distruggendo un finestrino della gazzella dei carabinieri. L’aggressione si è verificata ieri.
Il giudice Nicola Aiello ha accolto la richiesta del pubblico ministero Giorgia Righi, ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare del carcere.

Secondo quanto hanno ricostruito i militari l’uomo pretendeva di entrare subito per farsi visitare. Prima ha spintonato il medico di turno, poi avrebbe colpito con un braccio un carabiniere – ha una prognosi di dieci giorni – infine avrebbe rotto con una gomitata il finestrino della gazzella dei carabinieri. Il tutto mentre urlava frasi offensive e minacciose.