Troppi gli episodi di aggressioni al carcere palermitano dell’Ucciardone, da qui scaturisce il sit in degli agenti della polizia penitenziaria. L’appuntamento è per le 10 con una manifestazione di protesta davanti la casa circondariale. A indire lo stato di agitazione sono stati i sindacati di categoria Sappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil, per protestare contro “l’inaccettabile inerzia della direzione della casa di reclusione Ucciardone rispetto alla gravissima carenza di personale e all’emergenza, soprattutto in relazione alle aggressioni subite dai poliziotti penitenziari e, in particolare, rispetto ai recenti eventi critici che si sono verificati”.

Ordine e sicurezza a rischio

Secondo i sindacati ”la politica penitenziaria sta compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza dell’istituto purtroppo a discapito dell’incolumità fisica e psicologica del personale della Polizia penitenziaria”. Le parti sociali denunciano le “condizioni di estremo disagio” vissute dagli agenti e “la grave compromissione della sicurezza dell’istituto, ancor più aggravate da una intollerabile compressione delle relazioni sindacali e compressione dei diritti dei lavoratori”.

Stessi problemi a Catania

L’Ucciardone di Palermo non è certo un’eccezione in Sicilia. A Catania si registra una forte carenza di organico al penitenziario di “Piazza Lanza”. Lo ha denunciato nei giorni scorsi il segretario nazionale della Uil pubblica amministrazione polizia penitenziaria, Armando Algozzino, in una nota trasmessa a Carlo Renoldi e Massimo Parisi, rispettivamente capo e direttore generale del personale e delle risorse del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, oltre che al provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria in Sicilia, al prefetto e al questore di Catania, Maria Carmela Librizzi e Vito Calvino.

A settembre anche un sit in di protesta

Una lunga lettera, e non è la prima, in cui il segretario ha analizzato i motivi della vertenza in corso e dello stato di agitazione proclamato dal personale, dai dirigenti territoriali e dal gruppo aziendale unitario della casa circondariale. Ad essere stato preannunciato che “nel caso di mancati interventi e del perdurare del silenzio istituzionale” la Uil Pa polizia penitenziaria organizzerà una manifestazione di protesta il prossimo mese di settembre. A preoccupare il sindacato sono i numeri: la carenza di personale, infatti, risulta quantificabile intorno al 35%. “L’organico previsto è di 347 unità – ha spiegato Armando Algozzino – ma la forza presente è di 222: all’appello mancano 125 poliziotti penitenziari”.

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