Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil hanno manifestato oggi davanti alle Prefetture siciliane per accendere i riflettori sull’emergenza dei consorzi di bonifica nell’isola. “I lavoratori non ricevono né stipendio né indennità da parecchio tempo – affermano Adolfo Scotti, segretario generale Fai Cisl Sicilia, Filippo Romeo segretario Flai Cgil Sicilia ed Enzo Savarino segretario generale Filbi Uil Sicilia – il turnover è bloccato fino al 31 dicembre per effetto dell’ultima legge di stabilità, i contenziosi ormai sono la costante nei consorzi di bonifica. Gli Enti sono in grande sofferenza e questo preoccupa ancora di più in un momento di difficoltà per l’agricoltura siciliana”.
Le sigle sindacali chiedono che tutte le istituzioni e tutte le forze politiche intervengano con azioni immediate e concrete “per evitare che si arrivi allo stop dei consorzi, con tutte le gravissime conseguenze che ne deriverebbero”.
A Palermo, i segretari dei sindacati ricevuti dal viceprefetto
Sono stati ricevuti dal viceprefetto di Palermo La Barbera, i segretari Flai -Cgil, Fai -Cisl e Filbi Uil, al culmine del sit in dei lavoratori del Consorzi di bonifica 2 Palermo, organizzato davanti la Prefettura in via Cavour.
Dario Fazzese (Flai Cgil), Franco Nuccio (Fai Cisl) e Gerlando Inzerillo (Filbi Uil Palermo), hanno esposto la drammatica situazione economica che stanno vivendo i lavoratori e le lavoratrici della bonifica e chiesto al Prefetto di attivare tutte le procedure istituzionali possibili, affinché si arrivi allo sblocco delle somme pregresse.
“Prefetto faccia pressione su iter variazione di bilancio”
“Abbiamo anche chiesto al Prefetto di fare pressioni sull’iter di approvazione, della variazione di bilancio, affinché vengano scongelati i fondi che completano il finanziamento del contributo regionale da trasferire ai Consorzi di Bonifica, per il completamento del contributo necessario alla sopravvivenza degli stessi”.
I segretari delle federazioni provinciali, infine hanno comunicato, “di non essere più in grado di contenere eventuali gesti o azioni estreme, da parte dei lavoratori, che sopraffatti dalla disperazione, potrebbero commettere. I Consorzi di Bonifica – aggiungono inoltre i segretari provinciali – a seguito del mancato pagamento degli stipendi arretrati, non sono in grado di assicurare, un adeguato servizio irriguo al comparto dell’Agricoltura, già messo in ginocchio dalla crisi pandemica e successivamente dalla guerra in Ucraina”.
I lavoratori, fanno sapere i segretari provinciali Fazzese, Nuccio ed Inzerillo, “in attesa degli sviluppi della vertenza e di eventuali comunicazioni della prefettura, resteranno in stato di agitazione”.
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