Un vero e proprio allarme

Aggressioni e turni eccessivi, agenti peniteziari in allarme all’Ucciardone, “Siamo stanchi”

“Situazione insostenibile al carcere di Palermo Ucciardone”. Lo dice la segreteria Regionale del sindacato CNPP che chiede nuovamente l’avvicendamento della Catena di comando e del Direttore. Con nota Sindacale, a firma del segretario Domenico Del Grosso, inviata ai vertici dell’amministratore penitenziaria, chiede la rimozione del direttore e della Catena di comando Dirigenti di Polizia Penitenziaria. “Siamo stanchi, la situazione in quel della CR M.llo Di Bona non è mutata, anzi è peggiorata. Basta, così non si può andare avanti”.

La proposta di avvicinamento del direttore del carcere

Il sindacato così chiede l’intervento del provveditore Regionale e ai vertici nazionali “per valutare l’ennesima proposta di avvicinamento del direttore del carcere e comandante del Carcere”. “La nostra richiesta è quasi un appello disperato – dice Domenico Del Grosso -, che arriva dopo numerosi interventi sindacali e manifestazione a tutela della salute e del benessere”.

Allarme tra gli agenti penitenziari

“Nell’ultimo anno – lamentano i sindacalisti – quattro agenti sono stati colpiti da infarto, due purtroppo sono deceduti. Continuano senza sosta il prolungamento del servizio oltre l’orario consentito, anche 12/18 ore continuativo. I carichi di lavoro sono insostenibili e spesso il personale subisce continui stravolgimenti del turno e del posto di servizio, per non parlare delle continue aggressioni”.

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“Situazione drammatica”

Un cambio di rotta è quello che chiede la sigla, “l’ eccezionalità non può diventare la regola e questo oramai avviene da anni. La situazione ormai è molto più che drammatica”.

L’ultima aggressione all’Ucciardone sopo pochi giorni fa

Due detenuti Italiani per futili motivi hanno aggredito un agente di polizia penitenziaria nel carcere Ucciardone di Palermo. I due reclusi pretendevano di uscire dalle celle per recarsi in altro piano. “Non appena l’agente che lavorava da solo alla terza sezione ha detto che non si poteva – dice  il vice segretario Regionale Cnpp Maurizio Mezzatesta – i due lo hanno aggredito con schiaffi e pugni” Non si può continuare in questo modo il personale si sente abbandonato. I carichi di lavoro sono eccessivi”.

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