E’ stata dichiarata la morte cerebrale per il detenuto che la scorsa settimana che aveva tentato il suicidio legandosi le lenzuola attorno al collo nel carcere maresciallo Di Bona, ex Ucciardone nella nona sezione a Palermo. Il detenuto nei giorni scorsi ha utilizzato le lenzuola in dotazione e ha tentato di togliersi la vita.

Era stato soccorso dal personale in servizio e gli erano state praticate le prime manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo del sanitari del 118. Poi la corsa in ospedale. Il personale di polizia in servizio alla nona e i medici e il personale infermieristico avevano tentato di salvarlo.

E’ il secondo detenuto morto a Palermo in pochi giorni. Alcuni giorni prima era morto un altro detenuto nel carcere Lorusso di Pagliarelli. Anche il palermitano aveva cercato di togliersi la vita impiccandosi ed è morto all’ospedale Civico.

Osservatorio Antigone

“Apprendiamo la notizia della morte del giovane detenuto nel penitenziario palermitano dell’Ucciardone che alcuni giorni fa aveva tentato il suicidio. Ieri, invece, un altro detenuto aveva provato a togliersi la vita a Caltanissetta. Di fronte a questa escalation è necessario che la politica faccia qualcosa”. Lo dice Pino Apprendi, dell’Osservatorio Antigone.

“Tutto questo – aggiunge – accade nell’indifferenza di tutti i segretari di partito, che in questi giorni girano l’Italia per la campagna elettorale. A loro diciamo che dietro i numeri ci sono persone in carne ed ossa, quasi sempre giovani dei quali non si occupano”.
“Una vergogna che denunciamo da anni – conclude Apprendi – e che denunceremo anche domenica 25 settembre, alle ore 24, davanti il tribunale di Palermo, per sollecitare chi governerà ad intervenire”.

Il triste precedente

Si verifica un nuovo caso di suicidio di un detenuto in un carcere siciliano. E’ morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo Roberto Pasquale Vitale, il 29enne che aveva tentato di impiccarsi nel penitenziario del “Pagliarelli” di Palermo.

Da giorni in coma

Il giovane era stato trovato con il lenzuolo attorno al collo e soccorso dagli agenti della polizia penitenziaria. Le sue condizioni appena giunto in ospedale furono ritenute da subito molto gravi dai medici. Negli ultimi giorni era entrato in coma. Oggi è arrivata la morte.

 

L’indagine statistica preoccupante

Nei giorni scorsi è stata pubblicata un’indagine inquietante che riguardava proprio le carceri siciliane. La Sicilia è la seconda regione in Italia, dopo la Campania, per numero di violenze sessuali in carcere secondo quanto aveva denunciato il segretario generale della Spp, un sindacato di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, per il quale gli stupri sono il propellente per i suicidi dei detenuti, fenomeno piuttosto esteso nelle carceri siciliani: gli ultimi due casi si sono registrati nei giorni scorsi nei penitenziari di Siracusa e Caltagirone. Il sindacalista aveva reso noto che la Campania presentava 20 casi, dopo di lei la Sicilia con 14.

Il caso nel Catanese

Appena pochi giorni fa un detenuto catanese recluso nella casa circondariale di Caltagirone si era impiccato. L’uomo era imputato di furto aggravato per avere sottratto un telefonino ed un portafogli poi restituiti ai legittimi proprietari. Il legale della vittima aveva preannunciato che i familiari avrebbero presentato un esposto alle Autorità Giudiziarie per “accertare se vi siano state negligenze da parte del personale dell’Istituto penitenziario”.

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