Cresce la tensione nelle carceri siciliane. Gioacchino Veneziano della Uilpa Penitenziaria Sicilia invita il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a visitare il carcere di Trapani, affinché si renda conto dei motivi della protesta del 5 novembre della Uilpa Polizia Penitenziaria.

I motivi della protesta, carichi di lavoro insostenibili

Nel volantino che annuncia la protesta vengono elencati e spiegati i motivi della mobilitazione, che sono tanti: “Perché è necessario rimpinguare l’organico di Polizia Penitenziaria carente di oltre 40 unità, ed il personale è costretto ad occupare anche 4 posti di servizio senza operare in sicurezza e con carichi di lavoro insostenibili e il rischio di subire procedimenti disciplinari /penali.

Le aggressioni fisiche e verbali e le altre criticità

“Perché siamo stanchi di subire aggressioni fisiche e verbali dai detenuti senza che questo possa scuotere le coscienze di nessuno; perché è necessario l’invio del GOM (Gruppo operativo mobile, ndr) per ripristinare la
corretta gestione dell’ordine della sicurezza; perché è necessario scrivere nuovi ordini servizio per tutti
i posti di servizio oggi totalmente assenti, ovvero scollegati rispetto l’organico attuale”.

Una commissione e il coinvolgimento dei sindacati

Si legge ancora nel volantino: “Perché è necessaria una commissione mista parte pubblica e sindacati per una verifica della regolarità dei servizi, unitamente al ripristino delle basilari condizioni di igiene e salubrità dei posti di servizio; perché è necessario coinvolgere delle sigle sindacali per modificare/creare gli ordini di servizio; perché è obbligatorio l’applicazione corretta per una equa gestione del personale e dei servizi, in linea con il CCNL, l’AQN, il PIR; perché è necessaria la verifica di comportamenti antisindacali nei confronti degli operatori di Polizia Penitenziaria iscritti e militanti alla UILPA Polizia Penitenziaria; perché è necessario l’invio immediato di un direttore titolare poiché l’attuale ricopre anche la titolarità dell’Ucciardone di Palermo“.

L’appello

Gli aderenti alla protesta di domani concludono con un appello: “Chiediamo al ministro Nordio di venire nelle carceri del profondo Sud, come quello di Trapani, per rendersi conto della necessità di agire senza ulteriori indugi e prendere i provvedimenti promessi dal capo Dap Renoldi e dal vice capo Cantone”.

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