Non è mai semplice ritagliarsi del tempo per leggere un libro. Ogni giorno abbiamo sempre qualcosa di nuovo da portare a termine, una scadenza da rispettare o più semplicemente non riusciamo a dedicarci alla lettura come vorremmo. Il laboratorio esperienziale Newbookclub Community Lab e Cooperativa Libera…mente ci danno un’occasione unica.
Sabato 5 giugno, ore 15:30 avrà inizio l’evento “Al Castello con un libro”. Si terrà presso il Castello di Maredolce. Il tutto finirà alle 19 circa.

“Al Castello con un libro”

È un vero e proprio esperimento di lettura di comunità, pensato per chi vuole finalmente divorare quel testo che da tanto tempo tiene sul comodino in attesa del “momento giusto”. Questo evento è il momento giusto che stavate aspettando.

Cosa serve?

Per partecipare all’iniziativa serve unicamente il libro che si sta leggendo e un telo così da potersi stendere.
L’evento è aperto a tutti gli amanti di lettura e a chiunque voglia condividere un sabato pomeriggio all’insegna della lettura. È possibile anche portare anche un altro libro da donare all’associazione.

Programmazione attività collaterali

Oltre al flashmob di lettura in collaborazione con il Newbookclub community lab APS “Al Castello con un Libro” dalle 15.30 alle  18.30, sono state organizzate altre attività.
Ci sarà un incontro ludico-ricreativo con pet-teraphy per bambini e adulti, “Il falconiere” in collaborazione con L’albero di Chirone dalle 16.30 alle 17.30.

Gruppo Capoeira in collaborazione con Quilombo Branco dalle 17 alle 18 allieterà atmosfera con uno spettacolo di danza.

Il sito culturale-naturalistico non è stato scelto a caso. Il posto è estremamente suggestivo e permette di trascorrere un pomeriggio in totale serenità in compagnia del proprio libro.

Il Castello di Maredolce

Il Castello di Maredolce, anche noto come Castello della Favara, è un antico sollazzo regio di epoca normanna. Situato alle porte di Palermo. Al primo re normanno di Sicilia va attribuita la realizzazione della bella peschiera chiamata con termine arabo “Albehira”.  Era alimentata da una copiosa fonte esistente ai piedi del Monte che sgorgava da tre grandi fornici ad arco acuto e da li veniva incanalata.

L’edificio primitivo infatti, come ancora può vedersi, era circondato per tre lati dall’acqua di un lago artificiale che per le sue grandi dimensioni prese il nome di “Maredolce”, nella quale furono immessi, provenienti da diverse regioni, pesci di svariate specie, come si sa dalle cronache coeve.

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