Provengono da tutto il mondo i documentari dell’undicesima edizione del “Sole Luna Doc Film Festival”, che si terrà a Palermo, ai Cantieri Culturali alla Zisa, dal 20 al 26 giugno prossimi. Il pubblico avrà a disposizione il Cinema De Seta e uno “Spazio arena” adiacente, appositamente allestito.

“Sole Luna Doc Fim Festival” è stato presentato oggi dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dal Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari, dall’assessore alla Cultura del Comune, Andrea Cusumano, da Alessandro Rais, dirigente dell’ufficio speciale per il cinema e l’Audiovisivo della Regione Siciliana, dalla presidente del Festival Lucia Gotti Venturato e dal direttore scientifico Gabriella D’Agostino.

Condividere l’umana ricchezza attraverso visioni e parole: questo è tra gli obiettivi principe del progetto Sole Luna – Un ponte tra le culture e del Sole Luna Doc Film Festival.

Il Festival, ideato da Lucia Gotti Venturato, presidente dell’associazione culturale Sole Luna – Un ponte tra le culture, con la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, si apre nel capoluogo siciliano nella sua undicesima edizione, e vede, in concorso, 34 documentari, scelti tra gli oltre 300 pervenuti durante tutto l’anno, suddivisi nelle sezioni Human Rights e Il viaggio. La prima comprende opere che alzano il velo su luoghi e storie dove i diritti umani, sanciti universalmente, non sono rispettati. La seconda raccoglie tutte le più intense storie umane di popoli, persone e paesaggi, proponendosi di delineare le tappe di un viaggio antropologico capace di edificare un ponte di conoscenza dell’ “altro”, verso cui porsi in un confronto non pregiudiziale.

A valutare i migliori film di entrambe le sezioni saranno ben cinque giurie: la prima, quella internazionale, composta dal regista e produttore Gianni Massironi, dal film maker spagnolo Lander Camarero, da Adham Darawhsa, medico e Presidente della Consulta delle Culture di Palermo, dal reporter e regista Alessio Genovese, e da Tatiana Lo Iacono, operatrice culturale, anima del Sicilia Queer Film Fest; tre giurie di studenti, i cui lavori si svolgono grazie al sostegno di Poste Italiane, ossia la giuria del Liceo Scientifico “A. Einstein” di Palermo, quella del Liceo Linguistico “Ninni Cassarà” della stessa città e quella del Copenhaghen abneGymnsium; infine, non meno importante, quella popolare, rappresentata dal pubblico, che al termine di ogni proiezione, sarà chiamato ad esprimere il proprio voto. Oltre al premio in denaro per il miglior documentario, dunque, e alle menzioni speciali assegnate dalla giuria internazionale, si aggiungono il premio della Giuria speciale di studenti e quello del pubblico. Inoltre, il consueto e ambito Premio Sole Luna – Un ponte tra le culture, conferito dalla Presidente dell’Associazione e del Festival e consistente in una scultura disegnata dal maestro veneto Tobia Scarpa.

Il programma di visioni del Sole Luna Doc Film Festival include anche una sezione di film fuori concorso, tutta dedicata alla pluriennale e ricchissima opera di narrazione e documentazione compiuta dal regista, scrittore e giornalista Giancarlo Bocchi attorno a Sarajevo e al suo assedio, nel ventennale della liberazione dell’ultimo quartiere della città serba, in attuazione del trattato di Dayton. Si tratta di Sarajevo. Storie di un assedio, “una rassegna monografica – ha dichiarato la presidente Lucia Gotti Venturato – volta a trasmettere la storia attraverso un linguaggio cinematografico di grande valore artistico. I film presentati sono diretti e prodotti da Bocchi che, durante l’esperienza in Bosnia, ha girato oltre 50 ore di materiale filmico”. Bocchi, il cui sguardo punta da sempre a conflitti, guerre e diritti civili, e la cui riflessione si distingue nel panorama italiano per la rara lucidità e profondità, sarà ospite a Palermo per presentare i suoi L’assedio. Mille giorni a Sarajevo. (1994-2015), Diario di un assedio (1994-1996), Gente di Sarajevo (1994-2015), Il ponte di Sarajevo (1995-2015).

Ma il “Sole Luna Festival” non crea ponti solo coi documentari. A favorire l’incontro e il dialogo vi è anche la parola. È infatti la parola la protagonista della tavola rotonda “Diritto e cinema. Hate Speech, libertà di espressione e Media” in programma sabato 25 giugno nell’Aula magna di Giurisprudenza (in via Maqueda). Numerose personalità della vita istituzionale del nostro paese, insieme ad accademici, artisti e pensatori del nostro tempo, dibatteranno sul ruolo che il cinema assume e che può rafforzare nella problematizzazione dei temi riguardanti i diritti umani violati. Ampio spazio sarà dedicato alla riflessione sulla libertà di espressione, anche nelle sue declinazioni più estreme, come accade nel caso dei controversi “discorsi dell’odio”. Le sfide che i diritti umani pongono dipendono anche dall’esistenza di una opinione pubblica attenta e accorta che non si accontenta dei risultati ottenuti, né di stereotipi e luoghi comuni facili e comodi.

Tra le personalità che interverranno vi sono: il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e Comunitari, Benedetto della Vedova, e Gianludovico De Martino di Montegiordano del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani del Ministero degli Affari Esteri e Comunitari; il regista e produttore Giancarlo Bocchi, il regista NouriBouzid, il professore di Filosofia del Diritto Roberto Cammarata (Università di Milano), Mark Gibney, Raoul Wallenberg dell’Institute of Human Rights and Humanitarian Law – Lund (Svezia), il regista Stefano Grossi, il regista e produttore Gianni Massironi, il professore di Diritto Penale Alessandro Spena (Università di Palermo). A moderare sarà Isabel Trujillo, coordinatrice del Dottorato in Diritti umani dell’Università degli Studi di Palermo.

La parola è il fulcro di un’altra importante attività inserita nel programma della undicesima edizione del festival. Si tratta del progetto “Esopo a modo nostro”, spettacolo teatrale a cui partecipano alcuni detenuti del carcere dell’Ucciardone, insieme a studenti della città e dedicato ai Classici. Esso, che ha visto la luce nel 2015, in collaborazione con l’Asvope (Associazione di Volontariato Penitenziario), quando i detenuti, dopo aver seguito un laboratorio teatrale di sei mesi, hanno messo in scena brani dell’Iliade e dell’Odissea, si ripropone nel 2016 con le favole di Esopo. Giovedì 23 giugno verranno illustrati progetto e documentario sul backstage del laboratorio, alla presenza del Provveditore agli Studi di Palermo, del personale dell’Ucciardone e di un gruppo di detenuti che hanno partecipato all’attività.

Il Sole Luna Doc Film Film Festival trova sostegno anche quest’anno in una rete di enti e realtà del territorio regionale e nazionale che condividono con l’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture I partner dell’undicesima edizione del Festival obiettivi e mission in una prospettiva di crescita e formazione del pensiero e culturale. Di assoluta novità è la partnership col Festival dei Diritti Umani di Milano, che a maggio 2016 ha accolto nel suo programma la ricca selezione di opere documentarie selezionate dal Sole Luna Festival. Il Festival è realizzato con il sostegno del Comune di Palermo e della Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di AGcom, del Comune di Lampedusa e Linosa, dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Istituto Cervantes. Sponsor della manifestazione: Poste Italiane, Pixart Printing, Aon e San Benedetto.

www.solelunadoc.org

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