La commissione Bilancio dell’Ars ha stabilito che gli emendamenti ai ddl di Bilancio e di Stabilità devono essere presentati entro oggi (stasera alle 20) ma si tratta solo dell’ultimo passaggio per entrare nel vivo della discussione della manovra di bilancio. Dopo l’accordo Stato Regione e dopo l’annuncio dell’anno delle grandi opere, tocca ai documenti finanziari. La legge che deve stabilire le regole di spesa e fare i conti in tasca alle tasse dei siciliani nonchè alle capacità di spesa della Regione deve trovare approvazione entro la fine di gennaio (vistoc he è stato approvato un mese di esercizio provvisorio) o al massimo entro la prima decade di febbraio se proprio su vuole farle ‘tirare il collo’. Ma una norma deve arrivare per garantire gli stipendi, los blocco della spesa ed evitare un altro anno di lunghi esercizi provvisori.

In base al calendario dei lavori, la manovra dovrebbe poi arrivare in aula venerdì per l’avvio dell’esame a Sala d’Ercole. Ma due soli giorni (il 10 e l’11 gennaio) sembrano davvero pochi per l’analisi in Commissione visto che la maggioranza non esiste e che l’opposizione non sembra molto ben disposta.

“La manovra economica del governo Musumeci è approssimativa, priva di misure efficaci per lo sviluppo e carente dal punto di vista tecnico per la corretta quantificazione degli aspetti finanziari. Per questo, ed alla luce dei numerosi e dettagliati rilievi alla manovra economica mossi dal Servizio studi dell’Ufficio Bilancio dell’Ars, abbiamo ritenuto necessario scrivere al presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona per chiedere di sollecitare l’assessore all’Economia a presentare le relazioni tecniche e le riscritture degli articoli”. Lo dicono il capogruppo PD Giuseppe Lupo ed il vice presidente della commissione Bilancio all’Ars Baldo Gucciardi.

“Siamo contrari – aggiungono – ad un ‘ddl collegato’ alla legge di Stabilità che si preannuncia privo di misure efficaci per la Sicilia e che sembra limitarsi ad un insieme di emendamenti clientelari e di spesa”.

Via, dunque, alla battaglia sulla norma delle norme che si deve approvare ogni anno. A conti fatti appare più probabile che la Commissione si prende quel che resta della settimana per trasmettere tutto all’Ars lunedì mattina quando il Presidente potrebbe incardinare, dare il termine per gli emendamenti e finalmente e permettere che la sessione di bilancio entri nel vivo martedì 15  gennaio. una data decisamente più probabile per il via reale.

E questa è solo la norma snella e urgente. Poi all’Ars è atteso il collegato, quello che porta con se tutte le scelte politiche ‘vere’

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