La Sicilia è la prima regione italiana a dare il via alla sperimentazione delle farmacie di servizi. E’stato trasmesso al Ministero della Salute, infatti, il crono-programma che fa scattare la fase operativa del progetto che coinvolge complessivamente nove regioni fra cui la Sicilia.
Già dai primi mesi del 2020, circa 300 farmacie siciliane, distribuite su tutto il territorio regionale, saranno coinvolte per l’erogazione di prestazioni sanitarie ulteriori rispetto a quelle tradizionali. L’obiettivo è rendere più semplice l’accesso a determinati servizi, soprattutto nelle aree rurali, migliorando così la sostenibilità del Sistema sanitario regionale.
Così come previsto dalle Linee guida ministeriali approvate dalla Conferenza Stato Regioni, a seguito di un percorso di formazione dei farmacisti coinvolti su base volontaria, nelle farmacie individuate sarà possibile effettuare la ricognizione terapeutica, l’aderenza terapeutica per le patologie croniche (BPCO, ipertensione, diabete), l’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico, ma anche i servizi di telemedicina (holter pressorio, ECG, Spirometria) e lo screening per la prevenzione dei tumori al colon retto.
Così, oltre ai medici di medicina generale, nelle farmacie si potrà favorire anche un supporto concreto per prevenire alcune patologie oltre che favorire l’aderenza alle terapie.
La Regione Siciliana è la prima regione in Italia ad avviare il progetto pilota che prevede il trasferimento di 4 milioni di euro per due annualità.
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