La nostra salute passa sempre di più dallo stile di vita e dall’alimentazione. Lo confermano gli studi presentati a Palermo nell’ultimo giorno dei lavori del congresso “Salute della Donna: prevenzione, terapia e promozione di stili di vita” organizzato al Real Teatro di Santa Cecilia.

Un congresso, accreditato presso la “Commissione nazionale per l’Educazione continua in medicina”, che ha visto confrontarsi centinaia di esperti.

“I report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – si legge nella relazione di Domenico Gullo, uno dei presidenti del Comitato scientifico – evidenziano che nel 2012 il 63 % dei decessi in tutto il mondo (in Unione Europea il più alto carico a livello mondiale) era attribuibile alle malattie non trasmissibili (malattie cardiovascolari, neoplasie, malattie respiratorie croniche, obesità, diabete di tipo 2 e alcune patologie renali e mentali).

Tale dato in espansione epidemica, tra il 2010 e 2020 è previsto un incremento del 15 %, riconosce come maggiore causa le patologie cardiovascolari la cui percentuale si attesterà al 29,6 % e supererà quanto prima le percentuali delle malattie trasmissibili.

“Ecco perché -. ha concluso Gullo – l’Oms ha formulato strategie globali finalizzate ad una riduzione entro il 2025 pari al 25% della mortalità prematura per malattie croniche, attraverso la copertura della popolazione con farmaci, tecnologie sanitarie e counselling, ma soprattutto con la riduzione dei principali, e determinanti, fattori di rischio che derivano da globalizzazione, urbanizzazione, inquinamento, invecchiamento della popolazione. Fumo, inattività fisica, dieta non corretta e abuso di alcol: sono i quattro principali errori che devono essere evitati per vivere meglio in futuro”.

Bisogna cambiare stile di vita per poter vivere meglio e più a lungo.