• Pochi posti sugli aliscafi per le isole minori ed è caos
  • Falcone: “Su capienza aliscafi decidono norme nazionali”
  • La Regione ha chiesto a Ministero di rivedere le limitazioni

isole minori covid free ma per i turisti si  intravede una odissea visto che i posti all’interno degli aliscafi sono limitati a causa delle norme anti covid. Ora si fa appello al Ministero dei trasporti affinchè venga modificata la norma.

Tante le richieste dei viaggiatori

“Il governo Musumeci ha fatto propri gli appelli e le richieste di utenti e turisti circa le limitazioni alla capienza dei mezzi impiegati nei collegamenti da e per le isole minori della Sicilia. Il presidente Musumeci ha, infatti, già chiesto a Roma di rivedere le restrizioni, alla luce dell’attuale arretramento della pandemia e delle legittime aspettative di abitanti e visitatori delle isole minori, in vista della ripresa del turismo e di un ritorno alla normalità in cui tutti confidiamo”. Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone, a proposito delle restrizioni in vigore sui collegamenti fra la Sicilia e le isole minori.

Si attende la risposta da Roma

La richiesta è aumentare il numero di posti degli aliscafi. “Siamo ora in attesa di un riscontro da parte del governo nazionale, nello specifico dal Ministero dei Trasporti. Ogni ipotesi d’incremento del numero di passeggeri ammessi su aliscafi e navi deve essere, infatti, contemplata dalla normativa nazionale sul contenimento del coronavirus”, dice Falcone.

Il caso Eolie

Le Eolie sono ormai isole covid free, ma è problematico arrivare nell’arcipelago. Gli aliscafi della Liberty Lines proprio per il coronavirus, possono viaggiare solamente con il 50% di capienza e sono centinaia i turisti che giornalmente non trovano posto per imbarcarsi da Milazzo.  E’ stato richiesto all’assessore regionale dei trasporti Marco Falcone di far aumentare al ministero della Salute la capienza almeno al 70-80%, considerato che le corse estive scatteranno dal 20 giugno. Intanto, però, nei porti esplodono le proteste. A Milazzo a ogni corsa almeno 50 persone restano a terra. E in qualche caso i passeggeri devono anche attendere un paio di ore per la corsa successiva. Lamentele anche da Stromboli e Filicudi.

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