A Partanna-Mondello continua la conta dei danni, dopo il temporale che ha investito ieri il capoluogo siciliano. Fra la frana generatasi su Monte Gallo e gli allagamenti nel centro abitato, i residenti sono stati costretti ad una notte di passione.

Un fatto che, alcuni cittadini dell’area coinvolta, non hanno voluto perdonare al sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Tanto che l’associazione “Aiace”, interamente composta da iscritti del quartiere della VII Circoscrizione, ha addirittura redatto una lettera aperta chiedendo le dimissioni del primo cittadino. Una presa di posizione contro il mondo politico, ad oggi silente su quanto avvenuto.

“Orlando si dimetta”

In una lettera pubblicata sui propri canali social, l’associazione Aiace attacca senza mezzi termini il sindaco del capoluogo siciliano.”Carissimo sindaco di Palermo, professore Leoluca Orlando Cascio, ti mostro la tua palermo che tanto d’amar dici ma che tanto male gli hai fatto. Hai sfregiato un territorio. Lo hai reso indecoroso, invivibile, impraticabile, povero. Hai distrutto una città. Ne hai offeso l’ arte, il mito, la dignità, il decoro. Hai ridotto le periferie in ginocchio. Hai preso  in giro i cittadini, tu che il sindaco lo sapevi fare”.

Una politica inerme ed assente, ricordando i militanti, che chiedono con forza le dimissioni di Leoluca Orlando. “Il tuo immobilismo e la tua arroganza, insieme a complici e compari, ha permesso un’inesorabile decadimento sociale e urbano, nelle periferie della città più bella del mondo. Perciò signor sinnaco ollando, te ne devi andare a casa. Oggi noi dell’Associazione Aiace, ti chiediamo le dimissioni immediate dalla carica di sindaco di questa città. Palermo vuole dare una svolta, per amore dei palermitani, vai a casa vai a riposarti ne hai tanto bisogno”.

Danni ad auto ed abitazioni

Residenti che, come accennato sopra, hanno dovuto ripulire le proprie abitazioni dal fango fino a tarda notte. I vigili del fuoco, i mezzi di soccorso e le ruspe sono rimasti impegnati tutta la notte per rimuovere i detriti riversati nelle strade del quartiere. Per diverse ore, i residenti sono stati costretti a spazzare l’acqua dalle proprie abitazioni. Paura mista a rabbia nei loro volti, visto che non è la prima volta che una simile situazione emergenziale si verifica nel quartiere. Un vero fiume in piena, quello sceso da via Omero e da via Tolomea, che ha trascinato con sé fango e detriti.