Un’area di quattro chilometri dove ci saranno delle limitazioni per l’uso di alimenti per elevata concentrazione di diossina e non solo.  Disposti inoltre controlli sugli allevamenti in quella zona. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, sull’emergenza incendi e sulla diossina sprigionata dal rogo di Bellolampo.

Le parole di Lagalla

“E’ apparso a tutti prudente in attesa della continuazione del monitoraggio di una ancora più numerosa quantità dei punti di osservazione è stata unanime opinione quella di adottare comunque in un raggio di 4 chilometri dall’epicentro identificato nell’area di Bellolampo di fornire alcune precauzioni agli abitanti ricadenti all’interno di questa circonferenza. In particolare esse riguardano alcune precise precauzioni per gli alimenti prodotti in quella zona che consistono in un lavaggio speciale delle strade e delle superficie adibito agli usi domestici e anche al controllo affidate all’Asp di Palermo degli animali che trovano sede in quella stessa zona e che producono alimenti di latte e carni”.

I risultati dell’Arpa

“L’Arpa ha fornito oggi un dato relativo alla diossina che si è sviluppata in coincidenza con la fase acuta dell’incendio. La diossina non pone rischi significativi sul piano dell’inalazione, tanto che non si sono segnalate nelle postazioni sanitarie interventi per irritazioni oculari o disturbi respiratori acuti. Oggi, in attesa di nuovi dati relativi alla presenza di diossina, abbiamo convenuto con tutti i tecnici interessati alcune misure precauzionali da adottarsi in un raggio di 4 chilometri dalla discarica di Bellolampo che prevede alcuni accorgimenti legati al consumo degli alimenti, al lavaggio delle superfici e anche delle strade.

I provvedimenti presi riguardano la particolare cura del lavaggio di prodotti ortofrutticoli di quest’area e abbiamo dato mandato all’Asp di un controllo straordinario sanitario al fine di verificare lo stato e i rischi possibili in allevamenti dove si realizzano prodotti di macellazione o latto-caseari per valutare l’eventuale rischio degli allevamenti stessi”.

La zona

La zona come detto sarà estesa di quattro chilometri circa e comprende la zona di Bellolampo, Baida, Borgo Nuovo, Torretta e non solo, anche una grossa fetta di via Leonardo da Vinci e via Castellana, le provinciali verso Isola delle Femmine e Capaci e i centri stessi.

 

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