“C’è il fondato timore che nelle prossime settimane, favoriti dal bel tempo, possano registrarsi sulle coste siciliane consistenti sbarchi autonomi di migranti. Chiedo perciò al governo nazionale di intervenire con tempestività per evitare che la incontrollata gestione del triste fenomeno possa determinare tra la popolazione dell’Isola l’acuirsi di un clima di tensione già abbastanza alto”.
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, evidenziando in una nota al capo del Governo Giuseppe Conte come “gli hot spot di Lampedusa e Pozzallo e la struttura di Porto Empedocle appaiano chiaramente insufficienti ad assorbire la nuova ondata di arrivi, dando vita, peraltro, ad una promiscuità – sul piano sanitario – assai pericolosa per gli stessi ospiti e per gli operatori”.
Nel sollecitare comunque “il totale e rigoroso isolamento degli hot spot dal resto del territorio”, il governatore siciliano chiede al premier “l’impiego di una idonea nave ormeggiata in rada in cui trattenere i migranti per la necessaria quarantena, prima di essere ricollocati nei Paesi membri dell’Ue, assicurando in ogni caso la piena collaborazione del sistema sanitario regionale”.
Proprio questa mattina, intanto, si è appreso di un allarme proveniente da Pozzallo dove è risultato positivo al covid 19 un giovane migrante egiziano di 15 anni arrivato ieri nell’hotspot perché trasferito da Porto Empedocle, dopo che il 6 aprile era approdato a Lampedusa con un barchino di fortuna.
Insieme a lui da Porto Empedocle sono stati trasferiti altri migranti arrivati nei giorni scorsi a Lampedusa.
“Nella notte sono stato informato – dice il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna – che uno dei 50 migranti presenti nell’hotspot è risultato positivo al coronavirus. Il tampone era stato eseguito subito dal medico responsabile dell’hotspot perché ai controlli sanitari si evidenziava una temperatura di 38 gradi. Ho chiesto subito un incontro al Prefetto di Ragusa per come affrontare questo caso. Ad ogni modo chiedo urgentemente una relazione sanitaria da parte dei responsabili dal centro di provenienza del migrante e non escludo un eventuale esposto alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità oltre che una ispezione da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità”.
“Bisogna capire bene se il migrante positivo – osserva – sia stato visitato in modo approfondito prima della partenza e del trasferimento a Pozzallo. È questa una vicenda oscura che richiede una precisa ed inevitabile chiarezza”.
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