- Marianna Caronia ed Igor Gelarda chiedono all’Amap il rimborso
- “Siamo certi che l’azienda metterà in pratica ogni previsione contrattuale legata a rimborsi”
- “Indispensabile che Amap si doti di strumenti per la piena potabilizzazione e purificazione dell’acqua”
I due consiglieri della Lega, Marianna Caronia ed il capogruppo Igor Gelarda, intervengono sulla questione dei valori anomali di alluminio segnalati nell’acqua di diverse zone di Palermo e spingono l’Amap a rimborsare i numerosi utenti che stanno subendo questo disagio e disservizio.
“Occorre che l’AMAP informi in modo costante i cittadini sulla evoluzione della situazione legata alla presenza di alluminio, così come è necessario che la ASP dia informazioni precise e attendibili sulle conseguenze e i potenziali rischi derivanti dall’assunzione di questa sostanza tramite l’acqua”. Dicono i due consiglieri della Lega.
“Amap si doti di strumenti per piena potabilizzazione acqua”
“Certamente – osservano Caronia e Gelarda – anche alla luce delle condizioni climatiche che purtroppo tenderanno a peggiorare, con il riscaldamento globale, con temperature sempre più alte, è indispensabile che AMAP si doti in un futuro immediato di ogni strumento tecnico necessario per la piena potabilizzazione e purificazione dell’acqua immessa in rete”.
“Certi che azienda rimborsi gli utenti”
E concludono: “Siamo certi che l’azienda, confermando la sua efficienza e prontezza di risposta alle esigenze degli utenti, metterà inoltre in pratica ogni previsione contrattuale legata a rimborsi e compensazioni agli utenti che oltre agli evidenti disagi materiali stanno sostenendo costi non irrilevanti per rifornirsi di acqua potabile”.
Si riduce area di non potabilità
Intanto, si riduce il perimetro del territorio di Palermo dove vige ancora la non potabilità dell’acqua in seguito ad alcuni valori alterati riscontrati con presenza in eccesso di alluminio. Il provvedimento è stato ufficializzato attraverso un’ordinanza emanata dal sindaco Leoluca Orlando che ha inibito l’utilizzo dell’acqua per il consumo umano in alcune zone di Palermo. Oggi l’Amap comunica che i valori di alluminio riscontrati in uscita del potabilizzatore di Risalaimi stanno lentamente diminuendo.
Quasi entro i limiti
Il valore misurato l’8 agosto è stato pari a 222 µg/l, mentre il valore limite per le acque ad uso umano è pari a 200 µg/l. “Nel ribadire che permangono le restrizioni imposte dall’ordinanza sindacale del 30 luglio – si legge in una nota della municipalizzata -, l’Amap comunica che i tecnici della società hanno circoscritto le zone della città alimentate dal serbatoio di Monte Grifone”. In particolare la zona Uditore viene alimentata dal serbatoio Petrazzi e pertanto, anche a seguito di verifiche con esami di laboratorio, è da considerarsi non soggetta alle restrizioni dell’ordinanza sindacale.
La mappa degli approvvigionamento
La mappa aggiornata delle zone alimentate dal serbatoio di Monte Grifone riguarda i rioni Noce, Zisa, Calatafimi, Basile, Roccella, Belmonte Chiavelli e Bonagia. Le zone quindi tutt’ora interessate sono: Belmonte Chiavelli, Bonagia, Falsomiele, Basile Roccella, Calatafimi bassa, Zisa e Noce. Non è quindi interessata la zona del quartiere Uditore. Ogni aggiornamento sarà disponibile sul sito www.amapspa.it ovvero telefonando al numero 091.279111.
La causa del problema: troppo caldo
L’alta concentrazione di alluminio è una problematica connessa con la modifica della cinetica chimica al processo di potabilizzazione dovuta verosimilmente alle elevate temperature ambientali, che hanno toccato in questi giorni punte di 45 gradi. Le analisi chimiche relative al 27 e al 29 luglio condotte da Amap hanno comunque evidenziato valori più bassi rispetto a quelli riscontrati dall’azienda sanitaria di Palermo, per cui la situazione è in costante aggiornamento.
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