L’Slc Cgil in difesa di una lavoratrice Almaviva invitata a cancellare un evento su Facebook, in cui chiamava a raccolta i lavoratori del call-center, mobilitati in questi giorni contro gli esuberi dichiarati dall’azienda, a una pedalata pubblica organizzata da un’associazione. “Come non si può essere solidali con chi vive il dramma della perdita del lavoro, con chi ogni giorno deve trovare la forza per svegliarsi la mattina e iniziare una nuova giornata nella più totale incertezza sul proprio futuro?”, è la domanda che rivolge l’Slc Cgil di Palermo, denunciando in una nota l’intimidazione subita dalla collega.

“La collega aveva creato un evento per chiedere ai lavoratori del call center di unirsi a una pedalata del 7 aprile aperta alla città. E’ stata chiamata e le è stato intimato con parole pesanti di non presentarsi e che si fosse presentato qualche lavoratore Almaviva alla pedalata sarebbero partite le denunce – riferiscono l’Slc Cgil di Palermo e le Rsu Slc Cgil di Almaviva – Sono state delle vere e proprie minacce telefoniche, proseguite fino ad oggi. Essere solidali dovrebbe essere scontato, ma purtroppo non è sempre così”.

I lavoratori Almaviva hanno ricevuto la solidarietà dal mondo della cultura, lo scorso 7 marzo, con uno spettacolo al Teatro Politeama, che ha permesso ai lavoratori di Almaviva di sentirsi “meno soli”. E solidarietà è arrivata dai lavoratori di Enel, Telecom, Wind che hanno consentito ai lavoratori di Almaviva di esprimere il proprio disagio nei confronti dei committenti che affidano le gare “al massimo ribasso”. Anche i cittadini palermitani, nonostante il traffico per le strade sia andato in tilt durante le manifestazioni, hanno incoraggiato a non mollare. Solidarietà è arrivata dai personaggi dello spettacolo e non ultimo dalle istituzioni locali. “Tutti, o quasi tutti, hanno compreso la tragedia sociale che stanno vivendo non solo i 1670 lavoratori coinvolti dai licenziamenti, ma anche le loro famiglie e coloro che al momento potrebbero non essere tra le liste di mobilità. Già, perché se Almaviva licenzia 1670 persone, è fin troppo chiaro che Almaviva si prepara a chiudere”.

Per questo i lavoratori si sono mobilitati spontaneamente aderendo a tutte le iniziative pubbliche disseminate per la città di Palermo (non ultima l’evento sportivo di “Vivicittà”) urlando ‘Il lavoro non si tocca’, semplicemente con un cartello in mano che indica #siamotuttiAlmaviva, perché tutti coinvolti da questa catastrofe sociale.

“I lavoratori Almaviva hanno sempre manifestato e partecipato a tutte le iniziative con civiltà, dignità, determinazione, e per questo hanno ottenuto comprensione e solidarietà da tutti, o quasi. L’Slc Cgil di Palermo stigmatizza fortemente tale atteggiamento che risulta essere assolutamente “incomprensibile come incomprensibile è chi, davanti alla perdita concreta del posto di lavoro, invece di tendere la mano alza il muro dell’ostilità”.

E ribadisce la solidarietà a tutti i lavoratori di Almaviva “auspicando la conclusione positiva di questa difficile vertenza”.

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