Sospette promozioni e avanzamenti di livello all’interno dell’Amap, la municipalizzata del Comune di Palermo che gestisce in città e in molti Comuni della provincia il servizio idrico e fognario. A denuncialo è la Femca Cisl che guarda con molti dubbi a queste manovre proprio alla vigilia delle elezioni amministrative di Palermo del prossimo 12 giugno.

La nuova mappa dei vertici

“All’Amap di Palermo si vara una nuova mappa dei livelli dirigenziali e dei livelli direttivi a pochi giorni dal voto per le elezioni comunali. Evidentemente i vertici dell’azienda hanno deciso motu proprio di riscrivere la legge che regolamenta l’istituto delle progressioni verticali o di carriera negli Enti locali e che in questi casi prevede il principio generale del concorso pubblico”. A dirlo il segretario generale della Femca Cisl Palermo Trapani, Andrea Perrone, che così commenta la riorganizzazione aziendale varata in questi giorni all’Amap di Palermo.

I dubbi normativi

“Da tempo denunciamo che l’azienda è gestita con logiche politiche e non industriali – aggiunge Perrone – che l’efficienza, il know how e le competenze non sono centrali nelle scelte adottate nell’organizzazione dell’Amap. Ora a pochi giorni dal voto, viene varata una nuova mappa aziendale, con promozioni e avanzamenti che per legge devono passare attraverso un criterio concorsuale. Torniamo a chiedere ancora una volta che si ripristini un sistema meritocratico e di assoluto rispetto delle normative vigenti”.

Le perplessità  di Lagalla

“Lascia perplessi la decisione dell’Amap di delineare, in piena campagna elettorale, un piano sui nuovi assetti dirigenziali interni. Sarebbe stato opportuno in questa fase rinviare ogni decisione, anche per non esporre l’azienda a insinuazioni e speculazioni. Le aziende municipalizzate concorrono in maniera determinante alla corretta erogazione dei servizi al cittadino e non devono mai dimenticare qual è la loro unica missione”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla.

La replica dell’amministratore

“L’insulto e l’accusa di comportamenti illegali trascendono dalla normale e giusta dialettica sindacale” dice l’amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino. “Questa azienda si appresta a gestire progetti PNRR e Reac-EU per decine e decine di milioni e per farlo con logiche e metodi professionali e di qualità, deve innanzitutto valorizzare le professionalità interne e riorganizzare al meglio tutti i settori al suo interno per affrontare al meglio queste importanti sfide. Proprio questo prevede la legge e ancor di più nel momento sia il Consiglio che l’amministrazione comunale hanno dato precise direttive per il blocco delle procedure concorsuali nel periodo elettorale. Spiace che un sindacato tenti di sollevare un polverone in cerca di visibilità, soprattutto in questo momento politico ed in questo periodo cruciale per l’Azienda, con un atteggiamento che conferma la poca propensione al dialogo, con logiche ormai vecchie e superate che non fanno altro che danneggiare l’azienda e i suoi lavoratori. Per fortuna è un caso isolato e il corretto dialogo e confronto sindacale prosegue con tutte le sigle.”

Nei giorni scorsi l’antipasto dello scontro

Da tempo è acceso lo scontro tra i sindacati e l’Amap sull’ipotesi di riorganizzazione dell’azienda. Già nei giorni scorsi era arrivato l’attacco frontale arriva dalla Cisl che aveva evidenziato come non siano stati riscontrati in questa manovra alcuna valorizzazione del merito e delle professionalità, tantomeno miglioramenti dei servizi ai cittadini e valorizzazione dei lavoratori. Un giudizio impietoso che arriva al termine dell’incontro che si è svolto fra i vertici della stessa Amap e i sindacati di categoria.

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