L’Amb di Bagheria avrà un nuovo modello organizzativo interno grazie all’apporto di una società esterna di consulenza. La società che gestisce il servizio i raccolta dei rifiuti a Bagheria, nel palermitano, metterà in atto una gestione un controllo interno in materia di “responsabilità amministrativa”. In questi giorni il Comune ha proceduto ad affidare il servizio dopo un’analisi di mercato all’operatore economico Geni srl di Palermo per un importo complessivo di 5.856 euro.

La consulenza richiesta

La società esterna dovrà occuparsi in poche parole di effettuare una consulenza che permetta di realizzare per l’appunto un “modello di organizzazione, gestione e controllo” sulla base anche di quanto previsto da uno specifico decreto legislativo del 2001 in materia di responsabilità amministrativa.

Cosa è l’Amb

La Amb spa è un’azienda multiservizi di Bagheria a totale partecipazione pubblica ed è stata costituita con atto pubblico nel maggio del 2017. Con deliberazione del consiglio comunale del Comune di Bagheria il successivo 9 gennaio 2018 è stata affidata alla Amb spa, società in house del Comune di Bagheria, tra gli altri, la gestione di società il servizio dei rifiuti con la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Ad essere stato sottoscritto il contratto di servizio per l’affidamento in house providing del servizio rifiuti nel territorio di Bagheria per sette anni, provvedendo al contempo al trasferimento in comodato d’uso dei mezzi, attrezzature, beni mobili e immobili necessari allo svolgimento del servizio.

Le attività da garantire

Il modello organizzativo dovrà garantire delle “attività minime”. Dovrà essere fatta un’analisi dell’organigramma, delle funzioni e delle mansioni ricoperte dal personale dirigente e subordinato, così come della struttura, attività, prestazioni e servizi resi. Analisi che dovranno anche concentrarsi sui processi, sugli obiettivi di processo e di mansione, inclusi eventuali sistemi premianti, sul sistema di deleghe e procure, ed ancora sul sistema dei flussi informativi e dei rischi per tipologia di reato previsto dal decreto legislativo 231 del 2001. Inoltre tale modello dovrà prevedere l’identificazione dei requisiti dei membri dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli contemplati sempre dal decreto del 2001, la redazione del sistema di gestione per la responsabilità amministrativa e il modello 231 parte speciale con relativa analisi dei rischi.

Previsto anche un codice etico

Si dovrà inoltre verificare la redazione di adeguatezza del sistema disciplinare per l’eventuale mancato rispetto delle misure indicate nel “modello di organizzazione”, si dovrà predisporre un codice etico in fase di start up ed elaborare lo statuto e del regolamento dell’organismo di vigilanza.

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