Tre uomini e Lagalla, ma serve una donna: tutto da rifare, o quasi, per il Consiglio d’Amministrazione di AMG Energia. Il sindaco ha dovuto infatti ritirare la determina con la quale aveva nominato la futura composizione del CdA: Francesco Scoma, nel ruolo presidente, Salvatore Seminara e Antonino Iacono in qualità di consiglieri. Manca infatti un profilo femminile nel Consiglio d’Amministrazione designato dal primo cittadino l’8 marzo, così come richiesto dalla normativa nazionale sulle cosiddette quote rosa.
L’annuncio in Consiglio Comunale
La linea del Comune era che bastava rispettare tale principio sommando i componenti degli organi aziendali nel loro complesso (ovvero CdA + Collegio dei Revisori, dove nella previsione erano presenti ben due donne). Ma, in base ad una sentenza del 2010, le donne devono essere presenti in proporzione in tutti gli organi della società. Per il sindaco quindi si pone una scelta difficile. Posto che Francesco Scoma sarà con ogni probabilità presidente, uno fra Salvatore Seminara e Antonino Iacono dovrà lasciare il posto. Fatto che potrebbe rimettere in gioco l’accordo raggiunto dalla maggioranza, visto che tale discorso si dovrà, gioco forza, estendere anche alle altre società Partecipate.
Ad entrare nel merito della questione è stato, questa mattina, il presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo. Sulla base della richiesta mossa dal capogruppo di Progetto Palermo Massimo Giaconia, l’esponente di Forza Italia ha scritto agli uffici, ricevendo una risposta che si muove sul solco dell’interrogazione mossa dall’esponente d’opposizione.
“Il Capo di Gabinetto ha ricordato una sentenza del TAR, risalente al 2010, su un ricorso mosso dall’ex consigliera comunale Stefania Munafò. Nella sentenza, il giudice si era espresso nel senso che le donne devono essere presenti sia nel Collegio dei Revisori che all’interno dello stesso Consiglio d’Amministrazione, quindi in proporzione. Da quello che abbiamo saputo, si stanno quindi rivedendo le composizioni dei CdA”. Fatto che avrebbe comportato la revoca della determina di nomina, emessa l’8 marzo, con la quale il sindaco aveva indicato tre uomini per il futuro Consiglio d’Amministrazione di AMG Energia.
Come era composto il futuro CdA di AMG
Una determina di nomina, quella emessa l’8 marzo dal sindaco Roberto Lagalla, dalla quale rimane una certezza. La scelta di Francesco Scoma nel ruolo di futuro presidente di AMG Energia. L’ex deputato nazionale, oggi in quota Lega, sarà a questo punto affiancato da uno fra Salvatore Seminara e Antonino Iacono. Faranno quasi certamente parte invece del Collegio Sindacale Antonino Giuffrè (presidente), Giuseppa Maggiore e Caterina Ciraulo (componenti). Si attendono inoltre novità invece per AMG Gas, sulla quale il Comune di Palermo detiene una quota di minoranza del 20% tramite la stessa AMG Energia. Uno scranno da presidente per il quale rimane favorito Angelo Pizzuto, nome in quota dell’assessore regionale Alessandro Aricò. Da sciogliere invece i nodi legati ai due consiglieri eletti in era Orlando. Si tratta di Giampolo Galante e Giuseppe Costantino, al momento in carica e non intenzionati a dimettersi.
Polemiche sulle quote rosa in AMG
A sollevare la polemica sulla composizione dei Consiglio d’Amministrazione era stato l’esponente di Progetto Palermo Massimo Giaconia, sostenuto dai gruppi di Azione e Partito Democratico. Gli esponenti di centrosinistra avevano infatti sottolineato l’assenza di quote rosa negli assetti dirigenziali di AMG Energia. “Apprendiamo che con determina sindacale dell’8 Marzo, giornata internazionale delle donne, il sindaco ha designato quali componenti del consiglio di amministrazione della AMG Energia tre uomini – avevano dichiarato i gruppi di centrosinistra -. Come temevamo, il rischio è che la parità di genere venga perseguita attraverso simboli ed annunci cui non seguono fatti concreti”. Fatto che aveva portato i gruppi sopracitati ad abbandonare l’aula consiliare il 10 marzo scorso. “Lo abbiamo ritenuto un gesto dovero. L’amministrazione Lagalla garantisca la presenza di genere prevista dalle leggi e dagli statuti nelle società partecipate del Comune di Palermo”.
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