A quindici giorni dalle elezioni comunali, a Palermo, nel momento più serrato di una campagna elettorale che sin dal suo inizio non ha risparmiato colpi bassi e polemiche, ecco che nell’apice del dibattito politico arrivano i sondaggi a darci una cifra, un indirizzo in prospettiva su come voteranno i cittadini palermitani chiamati ad esprimersi il prossimo 11 giugno sulla guida della propria città.

Due sondaggi, quello dell’istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli, e quello dell’istituto Demos diretto da Pietro Vento, danno non soltanto un Leoluca Orlando, sindaco uscente, in vantaggio nella corsa per Palazzo delle Aquile ma possibile vincitore al primo turno, capace di superare o comunque molto vicino alla soglia necessaria del 40% dei voti.

Ma guardiamo nel dettaglio cosa i sondaggi raccontano che va oltre la guerra di cifre e di numeri: secondo Ipsos il sindaco della Primavera di Palermo otterrebbe infatti il 45% dei voti validi. Al secondo posto lo seguirebbe il candidato del Movimento 5 Stelle Ugo Forello, con il 26% dei voti, seguito da Ferrandelli con il 20%. I restanti candidati insieme prenderebbero poco meno del 9%.

Uno scenario che si presta a cambiamenti sostanziali perchè sempre stando al sondaggio c’è un 14%  che potrebbe partecipare al voto anche se non ha ancora scelto il candidato per cui votare. Il 38% dei palermitani infine ha già deciso di non votare.

Su un eventuale ballottaggio tra Orlando e Ferrandelli, Orlando la spunterebbe con il 61% di preferenze contro il 39% dei leader dei Coraggiosi. Se invece il confronto a due dovesse riguardare Orlando e Forello, il professore arriverebbe al 57,2% contro il 42,7% dello sfidante.

Interessante l’analisi del feedback sulla gestione degli ultimi cinque anni  portata avanti da Orlando. Solo il  (35%) dà una valutazione positiva dell’amministrazione uscente, e il 37% apprezza il lavoro del sindaco. Il primo cittadino la spunta tra gli elettori della sua area che apprezzano nel 65% dei casi ciò che ha realizzato.

Insomma una partita che si gioca al fotofinish dove le variabili in ballo sono molteplici e potrebbero fare la differenza su quella battaglia all’ultimo voto che i dati sembrerebbero assicurare al sindaco uscente.

Stesso indirizzo ma dai margini ancora più ristretti quello fornito da Demos  che vede Leoluca Orlando arrivare al 38% vicino al 40% con risultati molti diversi da quelli ottenuti nelle elezioni del 2012 dove raggiunse il 47% al primo turno quando la soglia per varcare il portone di Palazzo delle Aquile era del 50%.

Al secondo posto si colloca Fabrizio Ferrandelli con il 29,1% dei consensi e infine Ugo Forello si fermerebbe al 24,2%, Ismaele LaVardera registrerebbe un 4,7%.  Anche qui pesa il 17% di astensioni o incertezze di voto. Questo lo scenario, fermo restando che i dati di cui stiamo parlando molto suscettibili a repentini cambiamenti, che in questo caso profilerebbe un sicuro ballottaggio.

Se si dovesse andare verso questa direzione Orlando sia in corsa con Ugo Forello o Fabrizio Ferrandelli ne uscirebbe vittorioso rispettivamente con il 52% o il 54% dei voti.  Interessante anche da analizzare il gradimento dei cittadini sull’attuale amministrazione che per Demos è positiva per il 51% degli intervistati negativa per il 48% .