Gli appuntamenti elettorali per la Sicilia si avvicinano, stiamo parlando delle amministrative di primavera a Palermo e delle regionali in programma per il prossimo autunno.

Ma andiamo con ordine, come i partiti sceglieranno i propri candidati?  Rumors e indiscrezioni rimbalzano ormai da mesi, quel che è certo che  tutti puntano ad una scelta democratica per la scelta del nome che per ogni schieramento correrà verso Palazzo D’Orleans. Partiamo dal Pd che delle primarie è l’inventore. Qui il renziano Faraone da tempo in rotta di collisione con il Governatore Rosario Crocetta invoca discontinuità e le primarie per la scelta del candidato Governatore, una corsa dove da tempo sembra indirizzato lui stesso in prima persona. Concorrenti insieme a lui? Potrebbe esserci anche il nome dell’ex rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, nessuno ufficialmente lo ha coinvolto nell’agone ma dichiara che di fronte ad una richiesta di candidatura non si tirerebbe indietro. Insomma ancora tutto da definire. Non più chiaro il fronte delle amministrative palermitane, dove il Pd è chiamato a scegliere se fare delle primarie, sostenere la corsa per la riconferma di Orlando o ipotesi meno probabile di tutte dare l’appoggio a Fabrizio Ferrandelli che non vorrebbe comunque simboli di partito. A gennaio avverrà la decisione finale in un vertice di coalizione, anche se riunioni del Pd provinciale sono in programma già dalla prossima settimana.

Il Movimento 5 Stella cerca invece di uscire dal ‘pantano’ dell‘inchiesta sulle firme false, indagini che hanno di fatto bloccato in prima analisi le “comunarie” per Palermo. Nel capoluogo la sfida è per la prossima primavera e fino a questo momento i grillini non erano riusciti a venir capo sui meccanismi di selezione dando l’impressione di avere un po’ abbandonato la partita. Ora qualche spiraglio si intravede: le “comunarie” ci saranno, dei 122 candidati (alcuni hanno già rinunciato) la prima selezione verrà fatto dal Movimento, non saranno ammessi infatti coloro i quali sono sottoposti ad indagini preliminari. Fuori quindi gli indagati Samanta Busalacchi (sospesa dal Movimento) e Riccardo Ricciardi. La selezione avverrà su due turni: prima i 40 candidati per il consiglio comunale e poi tra i migliori 5 lo sfidante di Leoluca Orlando per gli scranni di Palazzo delle Aquile. Sulla Regione anche se per molti il candidato Presidente sembra essere Giancarlo Cancelleri, anche in questo caso l’ultima parola sarà data alla rete. Altri nomi circolati in questi mesi sono quelli dell’ex presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino o quello dell’ex capogruppo all’Ars Valentina Zafarana.  Sono anche rimbalzati i nomi di personalità esterne al Movimento come quella del pm Nino Di Matteo, fino a questo momento ufficialmente smentita.

Il Centrodestra per le amministrative palermitane sembra aver le idee chiare con il nome del presidente del dell’Ordine degli Avvocati Francesco Greco. Tutto in alto mare invece per le regionali d’autunno dove si vorrebbe puntare sullo strumento delle primarie. Tanti i nomi, tra questi rimangono in pole position quelli di Nello Musumeci e Salvo Pogliese. Ma c’è un dettaglio di non poca importanza da definire, ovvero i contorni della coalizione, sui quali non potrà non giocare un ruolo fondamentale la politica romana.