“Vogliamo festeggiare la festa dell’Europa con gesti concreti e non con fumose passerelle. La mia campagna elettorale è concentrata sulla lotta alla povertà. Siamo convinti che il futuro di questa città passi dalla creazione di condizioni favorevoli per attrarre investimenti affinché ci sia opportunità di sviluppo economico e lotta alla povertà”. Così Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo che questa mattina ha presentato Giuseppe Labita, assessore designato alla Programmazione europea, fondi comunitari e progettazione partecipata.

“In una città affamata di lavoro come Palermo è inaccettabile che in questi ultimi anni non siano state utilizzate delle somme importanti come quelle dei finanziamenti europei che possono dare risposte reali al territorio. Le entrate dirette dei fondi europei nel triennio 2013-2015 – precisa Ferrandelli – non hanno superato gli 800mila euro: una cifra irrisoria. Bisogna attivare reti e utilizzare al massimo le potenzialità dell’amministrazione per spremere l’Europa come un limone. Ho chiesto a Giuseppe Labita di entrare in squadra perché sono convinto che sia la persona giusta per svolgere il ruolo di facilitatore per le cooperative, le associazioni, le imprese, i semplici cittadini, dando senso alla nostra azione amministrativa, attraverso una azione di progettazione e programmazione condivisa con il territorio. L’attuale amministrazione si è distinta invece per l’effetto contrario – ha proseguito Ferrandelli. Abbiamo già dato avvio a una call europea per chiedere a progettisti tedeschi, spagnoli, dell’Europa dell’est di affiancare il nostro personale dell’amministrazione comunale in una fase iniziale – conclude Ferrandelli – per imparare a drenare ogni risorsa comunitaria”.

“L’attuale amministrazione ha dimostrato la sua incapacità di intercettare finanziamenti. Ciò è stato possibile perché non esiste un vero piano strategico e di sviluppo per la nostra città – ha esordito il neo assessore designato Giuseppe Labita. Ho cercato sul sito del Comune, al link sulla amministrazione trasparente, ma ho constatato che non si trovano documenti da poter scaricare. Le uniche fonti disponibili sono i bilanci del Comune, dove però si trovano delle voci generiche” – ha aggiunto Labita. Che ha poi precisato: “Dell’ufficio Europa del Comune oggi non ne sentiamo più parlare e mi domando il perché. Noi intendiamo utilizzare consulenze esterne, anche internazionali, coinvolgere in modo attivo il Comune nelle reti strategiche europee e dare vita a tavoli di progettazione partecipata – ha poi concluso Labita”.

Giuseppe Labita, 50 anni sposato con Anna (51), due figlie Giulia (23) e Sofia (17). Formatore ed esperto in progettazione nazionale e transnazionale. In particolar modo negli ambiti delle attuali priorità di investimento delle politiche dell’Unione Europea per la coesione economico-sociale e delle opportunità offerte dai diversi programmi di finanziamento.

Da oltre 20 anni opera in questo ambito con qualificate esperienze nella costruzione della logica di intervento del progetto attraverso la definizione degli obiettivi, dei risultati delle attività e dei prodotti del progetto.
Grazie a questo porta in dote una consistente rete di partner pubblici e privati sia nazionali che transnazionali.
Si occupa inoltre della gestione amministrativa e finanziaria dei progetti attraverso le analisi delle regole di eleggibilità delle voci di costo per la costruzione del budget preventivo e la rendicontazione della sovvenzione ottenuta.

Nel 2009, insieme ad altri soci, ha fondato “People Help the People”. Associazione senza fini di lucro che persegue attraverso azioni progettuali nate dal fabbisogno sociale e che giungono all’ideazione e alla realizzazione di progetti di sostegno e promozione della persona umana. Progetti tesi all’integrazione del soggetto all’interno di un sistema globale di sviluppo sostenibile, secondo il concetto di “integrazione dell’uomo” nel mondo, con riferimento particolare all’Europa e all’area del Mediterraneo. In questo momento riveste la carica di Presidente.

Dall’esperienza internazionale di People Help the People, nel 2015 è nata Butterfly Dreamer Italia, costola italiana del Butterfly Dreamer Network. Un network internazionale che ha come focus i giovani e le modalità per migliorare la qualità della loro vita. L’obiettivo principale è lo sviluppo di progetti di alta qualità che coinvolgono i giovani per realizzare opportunità di vita.

È un ente non profit ed in questo momento riveste la carica di Presidente. È inoltre membro del board del network internazionale che include, in questo momento, i seguenti paesi: Albania, Armenia, Azerbaijan, Brasile, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Georgia, Ghana, Grecia, Italia, Giappone, Lettonia, Macedonia, Malta, Nepal, Pakistan, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Turchia, ed Ucraina.