“La politica è femmina” è l’appuntamento organizzato al Castello a Mare di Palermo che ha riunito le donne delle liste che sostengono la candidatura a sindaco di Fabrizio Ferrandelli. In prima linea l’imprenditrice Anna Nicosia che ha voluto “accendere un faro sulle candidate donne, per dare una svolta alla politica cittadina” e Giusy Savarino ex deputato regionale per due legislature che ha portato la sua testimonianza di donna impegnata in politica.

“Oggi vogliamo rendere in maniera visibile l’impegno delle tante donne nelle nostre liste, – ha sottolineato Fabrizio Ferrandelli – perché per noi la politica di genere non è soltanto il rispetto di una quota ma il convincimento di una azione politica. Tant’è che il primo assessore designato della mia giunta è stato una donna, Rosi Pennino, sindacalista impegnata nel sociale, e abbiamo istituito da subito l’Ufficio di missione del Garante contro la violenza di genere, che sarà guidato da Lidia Vivoli, che è stata vittima di violenza e che è impegnata in questo settore, proprio per avere un’attenzione in più sul tema. Riteniamo di avere bisogno di più donne in politica e più sguardi al femminile sulla città”.

Circa trecento le donne candidate nelle liste al consiglio comunale e circoscrizionale. Tra queste sono intervenute al dibattito Serena Lombardo di Forza Italia avvocato, Sabrina Figuccia imprenditrice del Turismo di Forza Italia, Piera Garofalo avvocato e procuratore legale di Cantiere Popolare, Mary Giambruno, giornalista e ideatrice della Marina di Libri sempre di Cantiere Popolare, Maria Teresa Glorioso per Palermo al centro avvocato che ha lavorato all’Onu, Barbara De Luca imprenditrice del settore moda nella stessa lista.

Per i Coraggiosi era presente l’avvocato Roberta Ribaudo e per Palermo Prima di tutto Antonella Lo Curto, consulente sindacato Family di Banca Intesa. E, ancora, Loredana Eugenio, imprenditrice per Palermo al Centro. Presente anche l’assessore designato Rosi Pennino che ha parlato di aumentare il sostegno alle donne che oggi possono contare solo sulla propria rete familiare “per fare trovare loro il tempo da dedicare alla città e a cambiarla”. “Rompere il meccanismo mentale che vede la politica al maschile. Solo se siamo dentro possiamo cambiare” ha detto Giusy Savarino. “Bisogna segnare una rottura” ha sottolineato Anna Nicosia. “E’ femmina la politica, è femmina la libertà e l’uguaglianza ed è femmina la felicità” ha commentato Serena Lombardo.