Più che un tributo o un rifacimento, An Italian Tale è una ricerca in musica tra le storie e le canzoni di Giovanni D’Anzi, che sono state lo spunto ispiratore per i due musicisti siciliani, diversi per estrazione e provenienza ma affini per curiosità, intraprendenza, preparazione e fantasia. Antonino Cicero e Luciano Troja si esibiranno, nell’ambito della stagione concertistica della Fondazione The Brass Group, al Ridotto dello Spasimo, venerdì alle ore 21.30, e saranno protagonisti della performance An Italian Tale.
Antonino Cicero e Luciano Troja hanno trovato in un nucleo di canzoni di D’Anzi, un territorio da esplorare reinventando – si tratta di musiche originali scritte da Troja – il rapporto tra jazz e melodia italiana, equilibri classici e songbook, per condurre l’ascoltatore tra atmosfere, suggestioni e fantasie del secolo scorso, verso un oggi possibile. È una strana coppia, quella fagotto e pianoforte, una felice e originale anomalia che fa da chiave di volta dell’intero album: Troja è un compositore e pianista jazz di fama internazionale (non è raro trovarlo su All About Jazz USA, Cadence o Stereophile, o vederlo dal vivo a New York), Cicero è un fagottista tra i più attivi e preparati in area classica. I due messinesi hanno trovato nella melodia, nella cantabilità, nella narrazione strumentale il punto di incontro che rende An Italian Tale, per usare le parole dello stesso Troja, “una specie di colonna sonora di un film immaginato, legato a un periodo storico, magari girato in bianco e nero”.
“In questa galleria c’era una volta un re: Giovanni D’Anzi. Scrisse magiche note, e la più dolce serenata la cantò per Milano”. Così recita la targa commemorativa dedicata a Giovanni D’Anzi (1906-1974) in Galleria del Corso a Milano. Un omaggio della sua città all’autore di Madunina e di alcune tra le più famose canzoni della nostra storia: pensiamo a Ma l’amore no, Bellezza in bicicletta, Voglio vivere così, Ma le gambe, entrate subito nel canone della canzone italiana, in un periodo storico in cui una dittatura finiva e il dopoguerra avviava una modernità “americana”, improvvisa e incompiuta. Il cinema, le canzonette, la radio, i vinili, la gommalacca e il Campari, e Milano, l’Italia, le bellezze e le biciclette, memorie di un’Italia che non c’è più, che in quella musica trovava respiro e rinnovamento senza smarrire le proprie peculiarità. Il costo del biglietto è di euro 10,00 oltre i diritti di prevendita. Da quest’anno, inoltre, la Fondazione ha attivato, oltre all’acquisto online dei biglietti tramite il circuito www.ticksweb.com e i punti vendita autorizzati, altri due punti di prevendita, uno presso il Real Teatro Santa Cecilia (Piazza Santa Cecilia n. 5 – 90133 Palermo – 091\ 88 75 201, 091 88 75 119, dal lunedì al venerdì a partire dalle 9.30 sino alle 12.30, ed un altro presso Santa Maria dello Spasimo (Via dello Spasimo, n. 15 – 90133 Palermo – 091 77 82 860, 091 77 82 861) dal lunedì al venerdì a partire dalle ore 15.30 alle 19.30. Infoline Fondazione The Brass Group: 091 778 2860 – 3312212796, info@thebrassgroup.it, www.thebrassgroup.it.

Laureato in jazz al Corelli di Messina con il massimo dei voti e la lode, LUCIANO TROJA è uno dei pianisti italiani con maggior frequentazione estera. Con il Mahanada Quartet (con Mazzù, Coglitore e Nicina), fondato nel 2002, ha tenuto una lunga serie di concerti tra Italia ed estero, il secondo album Taranta’s Circle (2005) ha raccolto straordinari apprezzamenti nelle classifiche di Cadence e AAJ Italia, come il seguente Mannahatta, registrato al termine di un tour newyorkese.
Musica Jazz lo ha menzionato nel Top Jazz 2009 nelle sezioni “Miglior Nuovo Talento dell’Anno”, “Miglior Strumentista dell’Anno”, “Miglior Disco dell’Anno” (Seven Tales About Standards Vol.2) e “Migliore Formazione dell’Anno” (Mazzù/Troja Duo).
Diplomato in fagotto con il massimo dei voti al Bellini di Catania, ANTONINO CICERO è uno dei più affermati fagottisti italiani: collabora con varie orchestre (es. Filarmonica di Oviedo (Spagna), Teatro La Fenice di Venezia, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Hulencourt Soloists Chamber Orchestra di Bruxell) ed è primo fagotto dell’Accademia Musicale Euterpe. Ha una ricca attività solistica e cameristica (es. Quintetto Ibleo e Quintetto Armonia, con cui ha pubblicato un apprezzato album dedicato al tango), ha conseguito numerosi premi nazionali e internazionali. Negli ultimi anni collabora con diverse formazione jazzistiche, si è dedicato anche alla didattica pubblicando un metodo basilare per piccoli allievi.