Prima si è dimesso da segretario cittadino, oggi inizia a stringere l’occhio alla Lega. L’addio di Andrea Mineo a Forza Italia era già segnato nel destino della politica palermitana. Andrea, come il padre Franco, due azzurri della prima ora, erano legatissimi al vecchio coordinatore Gianfranco Miccichè, il quale da mesi non ha più un ruolo all’interno del partito di Berlusconi. Per il politico del quartiere Arenella, è stata una doccia fredda la decisione di Roma di mettere da parte l’ex presidente dell’Ars al posto di Marcello Caruso, braccio destro del governatore Renato Schifani e neo coordinatore regionale di Forza Italia.

Mai digerita come decisione

Una decisione mai digerita da parte del forzista, con la compagine azzurra diventata a Palermo il feudo dell’assessore regionale Edy Tamajo. Fatto che trova conferma anche negli equilibri a Sala delle Lapidi ma, al momento, non in giunta. Un accordo complesso, quello trovato l’estate scorsa all’interno di Forza Italia, con Roberto Lagalla a fare da mediatore. Accordo che però oggi potrebbe vacillare, con tanto di “botte da orbi” nel centrodestra palermitano.

Ipotesi rimpasto

Un’indicazione venuta fuori questa mattina e che potrebbe portare a sfatare un tabù: il rimpasto. Una parola non molto gradita al sindaco Roberto Lagalla, ma che si avvicina sempre di più all’orizzonte. Ciò anche in virtù delle voci, già in campo da diversi mesi, che vorrebbero una Carolina Varchi impegnata al 100% sul fronte romano. Quindi si avvierebbe a lasciare l’incarico da vice sindaco, una volta chiusa la partita del piano di riequilibrio.

Altri movimenti

Un passaggio, quello di Mineo verso l’ala del deputato regionale Luca Sammartino, che potrebbe unirsi a quello possibile di Carmelo Miceli verso “Lavoriamo per Palermo”. Quest’ultima lista civica del sindaco in cui sono confluiti tutti gli uomini di Davide Faraone, ovvero di Italia Viva. Una decisione, quella che potrebbe essere presa dall’ex coordinatore cittadino azzurro, a cui sono arrivate le prime veementi repliche, come quella dell’attuale rappresentante cittadino di Forza Italia Domenico Macchiarella. L’ex presidente di Amg, alfiere del deputato regionale Edy Tamajo, tuona contro il quasi ex compagno di partito, lanciando un chiaro segnale alla giunta e al sindaco Roberto Lagalla.

Macchiarella: “Mercato poco edificante”

“La fisionomia della giunta e la suddivisione delle quote spettanti ai partiti che hanno portato alla vittoria elettorale, deve rispecchiare il risultato delle urne e non i vari ‘maquillage’ che ogni gruppo consiliare vorrà, legittimamente, mettere in scena. Forza Italia è il partito che maggiormente ha contribuito alla vittoria del Sindaco”, sottolinea Macchiarella, evidenziando il peso politico degli azzurri alle scorse amministrative. “In democrazia funziona così – conclude , al contrario si ridurrebbe tutto ad un mercato poco edificante”.

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