La sorpresa nella sorpresa: il periodo, d’altro canto, è quello giusto. Sotto le festività pasquali infatti, l’uscita di scena dal PD di Carmelo Miceli potrebbe riservare ulteriori sviluppi. Dai banchi di Lavoriamo per Palermo (lista civica in cui hanno trovato convergenza diversi tesserati di Italia Viva), si protende una mano verso l’ormai ex esponente Dem, da questa mattina passato al Gruppo Misto. Da capire se l’ex parlamentare nazionale accetterà l’offerta. Una decisione pesante che potrebbe cambiare non solo il volto delle opposizioni ma anche a soprattutto gli equilibri della maggioranza.

La mano tesa da Italia Viva

Un salvagente lanciato dall’esponente di Lavoriamo per Palermo Salvatore Alotta. Il presidente della commissione Sport si rivolge proprio all’ex parlamentare nazionale, invitandolo a riflettere. “La scelta dell’onorevole Carmelo Miceli mi emoziona, comprendo e condivido le ragioni della sua scelta e conosco a fondo le dinamiche del Partito Democratico. Sento di invitarlo ad un surplus di riflessione, nel governo Lagalla c’è un grande spazio politico, per chi come noi che non siamo tradizionalmente di centro destra e che da moderati guardiamo alla città come obiettivo della nostra azione, in cui si può stare insieme per Palermo”.

Il colpo di scena in casa PD

Un colpo di scena arrivato questa mattina, con il passaggio di consegne in casa Lega fra Marianna Caronia e Salvatore Di Maggio. Durante le comunicazioni del presidente Giulio Tantillo infatti, a prendere la parola è stato l’ex parlamentare nazionale Carmelo Miceli. L’esponente Dem rompe il silenzio ad annuncia il proprio passaggio al Gruppo Misto.

Una decisione che, l’ormai ex esponente del PD, ha motivato in seguito ad  una mancata convergenza sul tema dei diritti con la dirigenza del partito. Una spaccatura che, a dire il vero, affonda le radici nel passato recente, in particolare nelle polemiche che hanno proceduto le scorse elezioni regionali. Il Partito Democratico perde così un elemento a Sala delle Lapidi, con la formazione Dem che scende a quattro elementi. Da capire quanto questo modificherà gli equilibri d’aula. A Sala delle Lapidi si tornerà in aula la prossima settimana, con l’audizione del sindaco Roberto Lagalla per la relazione semestrale.