Cittadini esasperati dal rumore e dalla polvere, negozianti sconfitti dal calo delle vendite e dunque costretti ad abbassare le saracinesche. Prosegue a grande rilento il cantiere dell’anello ferroviario a Palermo.

La città, in più punti , è diventata una vera e propria trincea con innumerevoli disagi alla circolazione, soprattutto al centro. Quanto durerà tutto questo? Nessuno è in grado di dirlo, perché il Comune ed Rfi non hanno ancora chiuso l’accordo sul nuovo cronoprogramma.

Da oggi si comincia con nuovi scavi in via Emerico Amari – stavolta proprio di fronte al Teatro Politeama – e la sperimentazione del doppio senso di marcia nel tratto di via Wagner compreso tra via Amari e via Ammiraglio Gravina.

Da stamattina verrà smantellato il cantiere che in questi giorni ha invaso l’ incrocio con via Roma e verrà blindata metà carreggiata nel tratto compreso tra via Roma e via Ruggero Settimo. La nuova ordinanza sarà in vigore fino ad ottobre. Restano in corso gli scavi nel tratto di via Amari compreso tra via Scordia e via Crispi e in piazza Politeama.

L’amministrazione comunale ha intanto chiesto a Rfi di impegnarsi a velocizzare i cantieri di via Amari e viale Lazio. Se tutto dovesse andare bene, i lavori verrebbero consegnati a dicembre 2018. Ma gli imprevisti possono sempre accadere, come in via Amari, dove l’unica trivella disponibile si è rotta più volte.
La Tecnis, azienda tra l’altro in difficoltà a causa dell’amministrazione giudiziaria, non ha ancora fatto sapere se le nuove scadenze potranno essere rispettate.

I sindacati premono affinché almeno in via Amari si arrivi ad una turnazione delle maestranze 24 ore su 24 per velocizzare il cantiere. Al momento è stato completato più o meno il 10 per cento del totale dei lavori.

Lavori a rilento ed in ritardo di almeno nove mesi anche in viale Lazio. Fermi invece gli scavi al Politeama, dove si attende ancora la variante al progetto che dovrà risparmiare il taglio degli alberi dopo le proteste dei cittadini.

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