Il tribunale del riesame di Palermo ha annullato il sequestro da 20 milioni nei confronti dell’Amap, azienda acquedotto del capoluogo siciliano, e dell’amministratore Alessandro Di Martino. I giudici hanno accolto le istanze presentate dagli avvocati Giovanni Di Benedetto, che assiste la società partecipata dal Comune, e dagli avvocati Fabrizio Ragonese e Marco Martorana, legali di Di Martino.

Il procedimento

Non si conoscono le motivazioni del provvedimento, che saranno rese note tra 45 giorni. Il sequestro era legato a una serie di presunte falsità che sarebbero state commesse dagli amministratori in carica e scaduti dell’azienda, per chiedere e ottenere un prestito appunto da 20 milioni di euro alla Bei, Banca europea degli investimenti. Per effetto del sequestro per alcuni giorni i pagamenti di Amap si erano interrotti, ivi compresi gli stipendi dei 700 dipendenti, poi erogati regolarmente grazie all’intervento del Comune.

La vertenza Amap

La vertenza Amap era stata qualche giorno fa al centro di un nuovo vertice in Prefettura, a Palermo, con le organizzazioni sindacali mentre i lavoratori manifestavano con un sit-in in via Cavour. Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Federenergia Cisal, all’incontro alla presenza del prefetto Maria Teresa Cucinotta, dell’avvocato di Amap Giovanni Di Benedetto e del vice ragioniere generale del Comune di Palermo Roberto Pulizzi, erano stati informati dell’avvenuto deposito dell’istanza alla Procura, finalizzata allo sblocco dei conti correnti dell’azienda che si occupa della gestione del servizio idrico, con il contestuale impegno di beni immobili e crediti per un valore equivalente a quello sottoposto a sequestro.

Il sollievo della Varchi

“Accogliamo con sollievo la notizia ricevuta: il provvedimento del tribunale del riesame che ha disposto l’annullamento del sequestro nei confronti di AMAP. Fin dall’inizio ci siamo prodigati, essendo il Comune di Palermo proprietario della quasi totalità delle azioni, per garantire la continuità aziendale e il mantenimento dei livelli occupazionali. Certamente non ignoriamo che l’esistenza di due procedimenti penali che riguardano la partecipata del servizio idrico, impone di dedicare particolari attenzioni alla società ma siamo certi che con questo provvedimento di annullamento del sequestro, si potrà far fronte con serenità alla stagione estiva che naturalmente destava preoccupazione nei tanti Sindaci aderenti al servizio idrico integrato. Amap continuerà dunque a lavorare potendo guardare con maggiore serenità al proprio futuro mentre, confidando nel lavoro dell’Autorità Giudiziaria alla quale si è offerta fin dall’inizio massima collaborazione, si attende che la giustizia faccia il suo corso”,  dichiara Carolina Varchi, vicesindaco con delega alle partecipate

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