Il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino, conferma la fiducia del partito in Riccardo Gennuso, autosospesosi dalla vicepresidenza della Commissione regionale antimafia dopo la bufera attorno alla sua compatibilità in relazione ad un processo per estorsione che lo vede imputato.

Il sostegno di Forza Italia all’Ars

Pellegrino sfodera il principio della presunzione di innocenza ma apprezza Gennuso per la decisione presa anche a seguito delle parole del presidente dell’Antimafia, Giuseppe Cracolici che, sabato scorso, ha sollevato la questione dell’incompatibilità.

“Esprimo vivo apprezzamento – spiega il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino  per il gesto di grande sensibilità istituzionale mostrata dall’on. Riccardo Gennuso, autosospeso dalla vice presidenza della Commissione antimafia, pur in assenza di qualsivoglia provvedimento e tantomeno sentenza della Magistratura. A chi urla allo scandalo, ricordo che per fortuna vige ancora lo stato di Diritto e con esso il principio costituzionale di non colpevolezza. Al collega Gennuso confermo la fiducia del Gruppo di Forza Italia all’Ars, certo che proseguirà con energia e impegno ad operare per esercitare le proprie funzioni”.

Il caso finisce su La7

Di questa vicenda, si è occupata ieri la trasmissione “Non è l’Arena” condotta da Massimo Giletti ed andata in onda sul La7. Tra gli ospiti anche l’ex Iena e deputato regionale con la lista Sud chiama Nord di Cateno De Luca,  Ismaele La Vardera, anche lui componente della  Commissione regionale antimafia che, sempre nella giornata di sabato, ha scritto un post per chiedere un passo indietro a Gennuso, sbandierando il processo a cui è sottoposto Riccardo Gennuso, figlio di Pippo Gennuso, ex parlamentare Ars, che ha patteggiato un anno e due mesi per traffico di influenze e rimediato una condanna in primo grado a 5 anni e 6 mesi di reclusione per truffa ed adulterazione di sostanze alimentari.

La decisione di Gennuso di autosospendersi dalla carica di vicepresidente della Commissione regionale antimafia è commentata così dalla ex Iena. “Non c’è da esultare -scrive in un post – piuttosto mi sarei evitato volentieri questa battaglia. Gennuso si è dimesso”. In realtà, si tratta di una sospensione, di fatto le dimissioni non sono state ancora formalizzate.