Antonella Tirrito lascia l’incarico di assessore al Comune di Palermo. Non senza togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Decisione diventata operativa oggi, così come voluto dall’esponente entrata nell’esecutivo in quota sindaco in una lettera inviata agli uffici e al primo cittadino. Otto pagine nelle quali, oltre a ringraziare il sindaco Roberto Lagalla e a fare gli auguri di buon lavoro al successore Fabrizio Ferrandelli,  l’ex esponente di Giunta ha spiegato le ragioni della sua scelta. “E’ con estremo rammarico che rassegno le mie dimissioni dall’incarico di assessore con decorrenza dal 4 marzo – scrive l’ex esponente di Giunta, in una lunga lettera inoltrata al primo cittadino e agli uffici il 1 marzo -. Tale decisione si inserisce esclusivamente nel quadro di una programmazione di turnover politico già esplicitata all’interno di una determina del 2023, che già aveva previsto la rotazione”.

Le cose fatte e le difficoltà

Un incarico iniziato ufficialmente fra fine luglio ed inizio agosto 2022. La prima uscita pubblica è stata alla celebrazione, tenuta alla chiesa di Santa Maria di Gesù, per l’anniversario di San Benedetto il Moro. Con riguardo agli atti, il primo provvedimento firmato da Antonella Tirrito è quello relativo all’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della Scala Vecchia di Monte Pellegrino. Vicenda della quale si è occupata approfonditamente la redazione di BlogSicilia visto che i lavori sono stati necessari al fine di riaprire il transito in vista delle celebrazioni post pandemia. Da lì in poi sono stati diciannove lunghi mesi nei quali Antonella Tirrito ha dovuto affrontare diversi problemi.

Menzione particolare per l’Innovazione Tecnologica

A cominciare dai due incendi che hanno colpito l’impianto di Bellolampo fra il 2022 e il 2023, nonchè i roghi del luglio scorso che hanno danneggiato non solo la natura ma anche diversi edifici in tutto il capoluogo siciliano. Fra questi proprio la chiesa di Santa Maria di Gesù. Menzione particolare viene fatta nella lettera alla delega all’Innovazione Tecnologica. “Quella che più mi ha fatto sognare, che mi ha spinto a vedere e pensare al futuro“, ha scritto Antonella Tirrito nella missiva indirizzata al sindaco.

I problemi su fondi e personale

Poco più di un anno e mezzo nei quali non sono mancati i problemi. E alcuni l’ex esponente di Giunta li racconta fra le righe. “Da parte mia posso assicurare di avere svolto l’incarico con il massimo impegno, nonostante la mancanza di dirigenti e risorse umane e finanziarie, dovuta alla riorganizzazione complessiva del personale dell’Amministrazione, in funzione anche dello spacchettamento delle deleghe soprattutto del sociale, che mi ha costretto a gestire una nuova situazione, spesso trovandomi senza i capitoli assegnati alla mia area necessari all’adempimento delle funzioni previste alla mie deleghe e in assenza di personale afferente ai servizi sociali. Posso testimoniare di aver svolto il mio servizio in coscienza e libertà, senza mai avere altra guida che il bene pubblico e la tutela dell’Ente con la massima trasparenza e correttezza”.

Piccolo rimpasto di deleghe in Giunta

Con riguardo alla deleghe, Fabrizio Ferrandelli ha ereditato le competenze della dimissionaria Antonella Tirrito, per la quale si prospetta un incarico fiduciario del sindaco o un ruolo da consulente per l’Amministrazione. Si tratta in particolare delle aree dell’Innovazione Tecnologica, Emergenza Abitativa ed assegnazione beni ERP, Politiche Giovanili ed Igiene. Ma per l’ex candidato sindaco c’è anche qualche delega in più. Ferrandelli ha inoltre ottenuto la delega al Benessere Animale. Settore nel quale lo stesso Ferrandelli è stato impegnato per anni insieme all’ex collega di partito Cesare Mattaliano, nonchè insieme ad Ilenia Rimi, attuale consulente del sindaco proprio sul tema.

In cambio, l’esponente di Lavoriamo Per Palermo cederà alcune competenze delle Politiche Sociali a Rosi Pennino, esponente di Forza Italia. La delega alla Protezione Civile passa invece nelle mani di Pietro Alongi, un altro alfiere azzurro in Giunta. Rimangono invece nelle mani di Roberto Lagalla le deleghe al Patrimonio, alla Pianificazione dei fondi extracomunali, alla gestione del Piano di Riequilibrio e alle relazioni internazionali.

Scoppia il caso sulle quote rosa

Un turnover di assessori che ha provocato la reazione del mondo delle opposizioni. In una nota inviata questa mattina, gli esponenti del Partito Democratico criticano il mancato rispetto del principio delle pari opportunità. “In un tempo in cui la politica nazionale riconosce un indiscusso primato della leadership alle donne, invece, il centrodestra palermitano riduce e svalorizza attraverso il sindaco Lagalla la garanzia del rispetto della soglia di rappresentanza del 40% oggi garantita in tutto il territorio nazionale e nelle amministrazioni delle città italiane. Nel condannare un arretramento politico e culturale così grave avvieremo e ci faremo carico nella prima seduta utile del consiglio comunale di porre la questione attivando ogni necessaria attività ispettiva a tutela del principio garantito”, concludono i Dem.