“Do il mio personale benvenuto e quello del nostro partito ad Antonio Catalfamo che ha deciso di lasciare La Lega-Prima l’Italia per aderire a Forza Italia”. Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.

“Ho avuto modo di conoscere, nella scorsa legislatura all’Ars, le doti umane e politiche di Catalfamo, persona seria e capace, e gli esprimo il mio apprezzamento per aver deciso di continuare il suo impegno politico nel nostro partito augurandogli un proficuo lavoro”.

Partito unico proposto da Berlusconi, ma alleati freddi

Il nuovo partito unico del centrodestra non sembra generare entusiasmo. Il leader di FI, Silvio Berlusconi, dopo averne accennato a ridosso del voto, ieri, plaudendo a Francesco Rocca, scelta della coalizione di Governo per la partita delle regionali nel Lazio, rende esplicito il suo disegno. “Il centro-destra è tornato a governare il paese e guida la maggior parte delle Regioni italiane. La nostra è una coalizione unita, credibile, fatta di rapporti leali fra forze politiche diverse ma capaci di lavorare insieme da quasi trent’anni. Una coalizione che un giorno potrebbe essere un partito unico, sul modello dei Repubblicani americani, senza perdere in nessun caso il suo carattere plurale che valorizza storie diverse, culture diverse, linguaggi diversi capaci di confluire in un progetto comune”, dice in un post social.

A stretto giro, l’entusiasmo di Roberto Pella, capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio della Camera, e Matteo Perego, sottosegretario alla Difesa forzista. “Berlusconi traccia la via per rafforzare le istituzioni e la fiducia che in esse dobbiamo riporre. Nel disorientamento generale, emerge cristallina la sua visione da statista che guarda al futuro per la costruzione di un grande partito popolare europeo e in prospettiva, anche nazionale, di un unico partito plurale, unito, credibile di centrodestra, sul modello repubblicano statunitense. Il Presidente Berlusconi si conferma, ancora una volta, il leader più moderno e lungimirante dell’attuale panorama politico, ispiratore di un nuovo cantiere in grado di interpretare le istanze del Paese e dell’Europa, andando oltre gli interessi di parte per favorire quelli generali”, mette nero su bianco Pella.

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