È stato firmato questa mattina l’accordo preliminare tra il dipartimento regionale dei Beni culturali e le organizzazioni sindacali per l’apertura anche durante i festivi dei siti museali della Regione siciliana. “Un risultato a cui lavoriamo da tempo e con grande impegno perché ha un valore doppio: da un lato lo dobbiamo ai lavoratori, che devono lavorare col pieno riconoscimento dei loro diritti, dall’altro lato lo dobbiamo ai siciliani e alla nostra terra, che ogni giorno è visitata da migliaia di turisti.
I lavoratori che rappresentiamo hanno a cuore il funzionamento della macchina amministrativa e la buona immagine della Sicilia. È importante restare aperti quando maggiore è il flusso di visitatori”, dicono Gaetano Agliozzo e Rosa Raffa, segretario generale e coordinatrice regionale dei beni culturali della Fp Cgil; Paolo Montera e Frabrizio Lercara, segretario generale e segretario regionale della Cisl Fp; Enzo Tango e Luca Crimi, segretario generale e segretario regionale della Uil Fpl.
“Il protocollo va definito subito perché è frutto di un serrato lavoro iniziato l’anno scorso e condotto dai miei uffici con tutti gli addetti del settore. È una importante tappa per dare il giusto lustro al mondo dei beni culturali regionali e ai lavoratori che vi sono impegnati – dice Sergio Alessandro, dirigente regionale dei Beni culturali. – Ho già dato mandato agli uffici di convocare nei prossimi giorni l’incontro per la chiusura definita dell’accordo. Per quella data spero di ottenere il benestare unanime di tutte le sigle sindacali perché si tratta di importanti passi avanti che coinvolgono non solo l’interesse di tutti i lavoratori del settore ma anche la migliore fruizione del nostro patrimonio culturale”.
“A breve, tra l’altro – concludono i sindacalisti – ci è stato confermato che saranno messe in pagamento le indennità che il personale dei Beni culturali aspetta da tempo. Un altro obiettivo importante, perché non è ammissibile che i lavoratori che con sacrificio hanno garantito l’apertura dei siti ad oggi, aspettano ancora pagamenti arretrati”.
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