Nessuno ci sperava più ma alla fine è arrivato: si tratta dell’impegno di spesa per lo straordinario dei custodi che garantiranno l’apertura dei musei e dei siti culturali del Comune di Palermo.

Come scrive il Giornale di Sicilia, la Galleria d’Arte moderna, i Cantieri Culturali della Zisa e lo Spasimo saranno visitabili sia oggi che domani.

Il pericolo concreto che restassero chiusi è dunque scongiurato, come è accaduto nei fine settimana di novembre e dicembre, nei quali musei e siti culturali non hanno potuto garantire l’apertura a causa della mancanza di fondi per lo straordinario dei custodi. Tantissimi i turisti, venuti da lontano, che hanno trovato le porte sbarrate, proprio nel week end, quando il numero dei visitatori a Palermo aumenta e non di poco.

Ieri sera, invece, è arrivata l’assicurazione dall’amministrazione: l’apertura sarà garantita anche nei festivi. L’assessore comunale alla Cultura, Adham Darawsha ha parlato di “tutto l’impegno possibile perché i siti restino aperti”.

L’impegno di spesa per lo straordinario è stato discusso proprio ieri in giunta e Darawsha ha dato indicazioni di inserire tra le priorità la copertura economica per lo straordinario dei custodi per le festività per tutto il 2020.

Quindi sia oggi che domani, dovrebbe essere assicurata l’apertura dei siti culturali del Comune, come dovrebbe avvenire anche nel giorno dell’Epifania.

Lo conferma, ancora al Giornale di Sicilia, il vicesindaco Fabio Giambrone che ha la delega alle Risorse Umane. “Sì, abbiamo confermato i fondi per lo straordinario del personale, da gennaio in poi. Ovviamente riparte tutta la macchina e, per quello che riguarda la Cultura, ci pensa il dirigente dell’area specifica”.

Sono davvero numerosi i turisti ed i visitatori che nei fine settimana tra novembre e dicembre, si sono trovati davanti alle porte chiuse di musei e siti culturali, senza avvisi né sui luoghi né sui siti internet dedicati.

La direttrice della Gam, Antonella Purpura, da cui dipende lo Zac, conferma la chiusura nei fine settimana di dicembre: “Non avevamo più fondi per lo straordinario e abbiamo dovuto chiudere il sabato e la domenica. Non si può chiedere al personale di lavorare senza copertura finanziaria“.

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