Comincerà il 13 settembre l’udienza preliminare per gli ex dirigenti Gesap, società di gestione dell’aeroporto palermitano, e i progettisti sulle presunte irregolarità negli appalti per il restyling del Falcone e Borsellino.

Rischiano il processo Carmelo Scelta, l’ex direttore generale della Gesap, che è ancora agli arresti domiciliari, così come Giuseppe Liistro, l’ex responsabile dell’area manutenzione della società di gestione aeroportuale.

Sono undici gli indagati per cui il procuratore aggiunto Sergio Demontis e i sostituti Luca Battinieri e Claudia Ferrari chiedono il rinvio a giudizio, come scrive l’edizione locale del quotidiano Repubblica.

A marzo scorso, il blitz della squadra mobile ha coinvolto anche imprenditore romano Stefano Flammini (amministratore di fatto di Compagnia del Progetto e Cdp Design), a lui avrebbe fatto capo il gruppo di progettisti che ha monopolizzato l’appalto lumaca della hall.

L’accusa contesta a Scelta di aver spacchettato il grande progetto della sala arrivi in 117 mini progetti, in modo da non fare scattare la soglia dei 40 mila euro, sotto quel tetto è possibile fare gli affidamenti diretti ed evitare la gara d’appalto. Gli indagati respingono le accuse.

Adesso, rischiano un processo anche il docente universitario Giuseppe Giambanco, Dario Colombo (ex amministratore delegato di Gesap, oggi direttore generale di Sicilia e-Servizi), Sergio Gaudiano (presidente dell’omonima società di progettazione), Renato Chiavaroli (amministratore della Tecnogeco), Filippo Capuano (amministratore di fatto della Cometa srl), Carlo Vernetti e Alessandro Mauro (amministratore delegato e dirigente della società Quick No Problem Parking).

Chiesto il rinvio a giudizio anche per Raimondo Giammanco, dirigente dell’Unità operativa Edilizia Privata del Genio Civile.