Apparecchi sofisticati per la diagnostica acquistati e mai utilizzati. E’ quanto viene contestato agli ex vertici dell’azienda Arnas Civico di Cristina Benfratelli.

Il pubblico ministero della procura regionale della Corte dei conti, Marcella Tomasi, dopo gli  accertamenti dai carabinieri del Nas di Palermo, ha citato in giudizio per danno all’erario Giovanni Migliore  ex direttore generale e commissario del Civico il 2014 ed il 2018), Rosalia Murè, ex direttore sanitario tra il 2014 ed il 2019, Vincenzo Barone, ex direttore amministrativo e Giuseppe Bono, direttore dell’unità operativa gestione tecnica. Tutti in carica tra il 2014 e 2018.

L’ipotesi di danno deriva dallo spostamento nell’anno 2015 di due nuovissime apparecchiature per esami diagnostici e monitoraggio delle malattie oncologiche (PET), acquistate con fondi comunitari, dai locali dell’unità operativa medicina nucleare ai locali del nuovo “polo oncologico” all’epoca dei fatti in costruzione e non ancora idoneo ad accogliere le attrezzature. Ad oggi, il reparto di medicina nucleare non risulta ancora trasferito presso il nuovo “polo oncologico”, mentre le due apparecchiature si trovano allocate presso quei locali, non utilizzate, da circa 5 anni.

Il danno per il mancato utilizzo di un bene strumentale fondamentale per la tutela della salute, ed il relativo disservizio derivato alla collettività, ammonta 352 mila euro, contestato secondo la seguente ripartizione: Giovani Migliore 193.713 euro Rosalia Murè  70.441 euro, Vincenzo Barone  17.610 euro e Giuseppe Bono 70.441 euro.

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