Un appello al Presidente della Regione Renato Schifani perché “con la sua autorevolezza e con il medesimo impegno che ha mostrato nel percorso di stabilizzazione, inviti i dipartimenti regionali, le Asp, gli ospedali che hanno ancora spazi a velocizzare e completare le procedure di contrattualizzazione degli ex Pip”.

Lo lancia Mimma Calabrò sindacalista Cisl che ha sempre seguito la vicenda di questi precari negli anni. Lo fa riassumendo la situazione del percorso di contrattualizzazione che è in fase avanzata e attende solo la conclusione.

L’ultimo miglio per gli ex pip

“Siamo ormai arrivati all’ultimo miglio di questo percorso e possiamo dire che resta solo qualche centinaio di precari da contrattualizzare. Possiamo fare questa valutazione alla luce del fatto che 70 unità per i quali sono stati già identificati i fabbisogni sono nella disponibilità di Sas mentre sono in corso le procedure per completare il percorso che riguarda altre 60 unità di personale che già presta il proprio servizio all’Esa, l’Ente di Sviluppo agricolo. Serve un ultimo sforzo per completare la contrattualizzazione dell’intero bacino” dice Calabrò.

Il tavolo tecnico e l’incontro venerdì all’assessorato sanità

“E’ stato utilissimo, anzi fondamentale il lavoro svolto dal tavolo tecnico coordinato da Gianni Silvia – dice ancora Calabrò – ma adesso occorre mettere la parola fine a tutto questo e concludere le contrattualizzazioni. Occorre che il Presidente Schifani, con la sua autorevolezza inviti Asp, ospedali e i Dipartimenti regionali dell’Assessorato sanità a definire le esigenze e dunque gli spazi che possono essere ricoperti dagli ex Pip. I fabbisogni della sanità siciliana sono evidenti a tutti ed è un controsenso che proprio in questo settore non si riesca a trovare collocazione per lavoratori come gli ex Pip che possono essere utili al sistema. E’ un controsenso, potendo disporre di forza lavoro con copertura economica già deliberata, non utilizzare questo personale”.

L’invito, poi a nostro avviso, va fatto anche agli altri dipartimenti e soggetti pubblici che possono impiegare utilmente gli ultimi lavoratori provenienti da quel bacino”.

La preoccupazione dei lavoratori

Proprio dopodomani, venerdì 21 febbraio, è previsto l’incontro in assessorato regionale salute “Deve essere l’ultimo incontro e da questo tavolo devono uscire numeri e percorsi definitivi – dice Calabrò- perché i lavoratori sono stanchi di infiniti confronti, cavilli burocratici da superare e pastoie di varia natura e temono, soprattutto adesso che sono rimasti in pochi in attesa, che i tempi possano dilatarsi in modo imprevedibile in loro danno”.

Accelerare le fuoriuscite

“Occorre, infine, riprendere e completare il percorso di fuoriuscita agevolata dal bacino per coloro i quali ne hanno fatto richiesta e che attendono ancora non solo una risposta ma il via libera definitivo con le relative provvidenze”.

Pronti a chiedere incontro a Schifani

“Se il tavolo tecnico alla sanità di venerdì – conclude Calabrò – non dovesse essere risolutivo, o quantomeno indichi prospettive certe e tempi rapidi, ci vedremo costretti a chiedere un incontro al Presidente della Regione. Ma siamo fiduciosi che dopodomani possa, invece, essere il giorno giusto per dare risposte a tutti”