Ha cercato di rubare dentro due auto in sosta a Palermo ieri pomeriggio nonostante le restrizioni del governo sull’emergenza coronavirus e l’obbligo di restare a casa. Antonio Risso, 36 anni è stato sorpreso dagli agenti della polizia si Stato in via Alfonso Borrelli mentre tentava di rubare alcuni pezzi di ricambi da un Suv parcheggiato.

L’uomo è stato sorpreso nei pressi della vettura dopo che aveva già smontato grazie ad un cacciavite alcune parti della vettura. Oltre all’arresto per furto aggravato è stato denunciato per essere stato trovato per strada nonostante la quarantena.

La Polizia di Stato, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, finalizzati anche alla verifica del rispetto da parte dei cittadini delle restrizioni volte al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha tratto in arresto Antonino Russo, 36enne palermitano del quartiere Zisa, colto nella flagranza del reato di furto aggravato e continuato su autovettura.

L’arresto è stato effettuato ieri pomeriggio, intorno alle ore 17.30, dai polizotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico i quali, in transito lungo la via Alfonso Borrelli, hanno notato un Suv di grossa cilindrata, regolarmente parcheggiato, con il finestrino posteriore infranto.

Poco distante, dalla parte opposta della carreggiata, la presenza sospetta di un individuo accanto ad una vettura di piccola cilindrata in sosta, che si presentava invece con la portiera aperta.

Russo non appena ha visto la volante della Polizia di Stato, ha tentato di allontanarsi frettolosamente sperando evidentemente di non essere stato notato ed eludere quindi un eventuale controllo; gli agenti scesi dall’auto di servizio, in pochi attimi lo hanno raggiunto, bloccato e identificato.

Nella vettura  accanto alla quale si trovava Russo, oltre alla portiera aperta presentava anche chiari segni di effrazione e l’interno rovistato; all’interno dell’abitacolo poi hanno rinvenuto un sacchetto di carta contenente due manometri per barca che il proprietario, nel frangente intervenuto, non ha riconosciuto come propri; anche l’abitacolo dell’altra autovettura, il Suv, era stato rovistato e, come riferito poi dal proprietario, dal suo interno mancavano una busta di carta con all’interno due manometri da barca del valore di circa 500 Euro ed un sacchetto con all’interno un costoso ricambio per la propria vettura, del valore di circa 3.000 Euro.

Da un controllo più accurato in zona gli agenti hanno anche rinvenuto, non distante dall’automobile un cacciavite utilizzato dall’autore del furto per forzare le due autovetture ed il sacchetto con il ricambio per auto di cui il proprietario del Suv aveva denunciato la mancanza dall’interno della propria auto.

Alla luce di quanto emerso e di fronte all’evidenza dei fatti, Russo avrebbe anche ammesso le proprie responsabilità, confessando di avere dapprima infranto il finestrino del Suv e di avere asportato dal suo interno il ricambio contenuto nella busta di carta ed un cacciavite, che avrebbe immediatamente dopo utilizzato per forzare la serratura dell’utilitaria.

Gli oggetti rinvenuti sono stati restituiti al legittimo proprietario, mentre il cacciavite, ed un coltello multiuso rinvenuto addosso al malvivente, sono stati posti sotto sequestro.

Russo (che annovera diversi precedenti di polizia) è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato e continuato. Al contempo è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per avere violato le misure imposte dal Governo per il contenimento del contagio da Covid-19.

 

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