Oggi pomeriggio si sono svolti due distinti incontri del Cda dell’Amap con la curatela della società Aps in fallimento e le organizzazioni sindacali per la soluzione della vertenza del personale della stessa Aps, attualmente impiegato presso l’azienda Amap in forza del contratto di affitto di ramo d’azienda.
Amap ha ribadito la propria proposta di acquisto relativa ad un ramo d’azienda costituito da 118 lavoratori a tempo pieno, in relazione al ridotto fabbisogno connesso all’erogazione del servizio idrico nei confronti dei 33 Comuni che hanno conferito alla società la gestione del servizio medesimo.
La Curatela ha rifiutato la proposta ritenendo che l’elevato rischio di contenzioso connesso all’esubero di circa 80 lavoratori possa pregiudicare l’interesse dei creditori.
Amap ha comunicato alle organizzazioni sindacali l’esito dell’incontro con la curatela e conseguentemente l’impossibilità di assorbire l’intero personale ex Aps per l’insostenibilità dei costi rispetto agli incassi per il servizio derivanti dal numero di Comuni aderenti.
Considerato che la curatela ha ribadito la propria intenzione di mantenere i licenziamenti già comunicati ai lavoratori e con effetto dal prossimo 31 marzo alle 12, l’Amap, per scongiurare il rischio occupazionale che a quel punto sarebbe irreversibile e al fine di trovare soluzioni in grado di contemperare le esigenze economiche aziendali e di tutela, anche parziale, dei posti di lavoro, si dichiara disponibile a prendere in considerazione l’ipotesi di una ulteriore proroga del contratto di affitto di ramo d’azienda per 60 giorni, così come richiesto dalle organizzazioni sindacali.
Questa posizione è stata comunicata anche al Comune di Palermo, che avendola trovata in linea con le posizioni espresse dall’Assemblea dei sindaci soci, la condivide.
“Amap – dichiara la presidente Maria Prestigiacomo – attesa la rilevanza della vertenza, ritiene necessario il fattivo coinvolgimento del governo regionale e dei Comuni attualmente non aderenti, per una soluzione definitiva e positiva della vertenza.”
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