Per ben 22 anni era riuscito a sottrarsi alla giustizia, adesso un latitante internazionale è stato trovato in provincia di Palermo

L’operazione de Carabinieri

I carabinieri della compagnia di Cefalù, con i colleghi del nucleo cinofili di Palermo Villagrazia, hanno arrestato un quarantenne di origine albanese, in esecuzione a un provvedimento di cattura internazionale, condannato dal tribunale di Tirana alla pena di 25 anni di reclusione per i reati di omicidio, possesso illegale di armi da fuoco e rapina.

Ricercato dall’inizio degli anni 2000

L’uomo era ricercato dagli inizi del 2000 quando, a seguito di una rapina perpetrata in Albania, uccise un concittadino rendendosi successivamente irreperibile.

Le false generalità per nascondersi in Italia

Dall’epoca dei fatti si nascondeva in Italia, sotto false generalità, dove risiede parte del suo nucleo famigliare d’origine. Le indagini, coordinate dalla procura di Termini Imerese, hanno consentito dopo indagini condotte alla cattura dell’albanese a Campofelice di Roccella.

L’operazione internazionale

Alle indagini hanno collaborato anche le autorità albanesi e la direzione centrale della polizia consentendo di acquisire elementi tali da accertare le esatte generalità del latitante.

L’arrestato è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria per le successive operazioni di estradizione in Albania.

L’avvocato Dorotea Biundo: “Il mio assistito vuole tornare in Albania”

Dorotea Biundo, avvocato

“Il mio assistito Lamcja Besnik alias Nergjoni Ndricin, per 20 anni latitante in Italia, vuole tornare in Albania per chiedere la revisione del processo.

E’ stato condannato in Albania con sentenza definitiva a 25 anni di reclusione per omicidio, rapina e possesso illegale di armi. A seguito di mandato di arresto internazionale è stata disposta misura cautelare in carcere e all’udienza dell’8 luglio 2022 in appello di Palermo ha manifestato la volontà di voler ritornare in Albania per chiedere giustizia”.

Lo afferma l’avvocato Dorotea Biundo, legale dell’albanese arrestato dai carabinieri della compagnia di Cefalù a Campofelice di Roccella.

“Secondo il mio assistito la sentenza di condanna è ingiusta, per questo motivo si chiederà la revisione del processo in Albania con il patrocinio di un avvocato albanese – aggiunge l’avvocato – Lamcja ha ucciso all’età di 20 anni per legittima difesa e non ha mai commesso alcuna rapina, tanto che il suo coimputato in Albania, per questo reato è stato assolto.

Oggi il ministero di grazia e giustizia e la corte di appello di Palermo hanno confermato la misura cautelare in carcere per pericolo di fuga. Lamcja dal 2020 svolgeva mansioni di custode e tutto fare presso il campeggio “Praia a mare” di Campofelice di Roccella”.

Un mese fa una operazione a Messina

Viaggiava in treno un latitante per traffico di stupefacenti. Ad intercettarlo la polizia alla stazione ferroviaria di Messina dove l’uomo si è tradito con atteggiamenti molto nervosi. Gli agenti avevano intuito qualcosa e per questo volevano vederci chiaro. I loro sospetti alla fine sono stati confermati.

L’arresto

La polizia ferroviaria di Messina ha arrestato un catanese di 28 anni, destinatario di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania. L’uomo è stato rintracciato a bordo di un treno proveniente da Roma e diretto a Siracusa. Alla vista dei poliziotti, impegnati nei servizi di pattugliamento in stazione e a bordo treno, il giovane ha manifestato un atteggiamento nervoso che ha attirato l’attenzione degli agenti.

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