La polizia di Stato ha arrestato ad Altofonte (Pa) il palermitano Giuseppe Di Maria 48 anni. L’uomo deve scontare una pena per 12 anni e 8 mesi e da febbraio si era reso irreperibile.
La condanna: estorsione, riciclaggio e ricettazione
Di Maria è stato condannato perché accusato di fare parte di una associazione a delinquere finalizzata ai delitti di estorsione, riciclaggio e ricettazione.
Latitante da Ficarazzi
L’uomo si era allontanato dagli arresti domiciliari a Ficarazzi e faceva perdere le proprie tracce grazie alla collaborazione dei propri familiari e di persone a lui vicine. Su questi sono in corso indagini.
Si trovava ad Altofonte
Di Maria aveva trovato rifugio ad Altofonte, ma da qui ogni mattina si spostava per fare il meccanico a Palermo. E’ stato bloccato questo mattina a bordo di una Fiat Punto Bianca e portato in carcere Lorusso di Pagliarelli.
Latitante arrestato a Messina
Viaggiava in treno un latitante per traffico di stupefacenti. Ad intercettarlo la polizia alla stazione ferroviaria di Messina dove l’uomo si è tradito con atteggiamenti molto nervosi. Gli agenti avevano intuito qualcosa e per questo volevano vederci chiaro. I loro sospetti alla fine sono stati confermati.
L’arresto
La polizia ferroviaria di Messina ha arrestato un catanese di 28 anni, destinatario di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania. L’uomo è stato rintracciato a bordo di un treno proveniente da Roma e diretto a Siracusa. Alla vista dei poliziotti, impegnati nei servizi di pattugliamento in stazione e a bordo treno, il giovane ha manifestato un atteggiamento nervoso che ha attirato l’attenzione degli agenti.
I controlli
Il controllo effettuato dagli uomini della Polfer di Messina ha permesso di appurare che quel passeggero era latitante da circa due mesi visto che a suo carico era stato spiccato un mandato di arresto europeo, emesso all’inizio di aprile di quest’anno, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
La latitanza in Germania
Nel corso dell’attività di polizia, gli agenti hanno accertato che il 20enne, in un primo momento, si era rifugiato in Germania per sfuggire all’arresto scaturito da un’operazione antidroga effettuata nel catanese in cui era coinvolto. Aveva poi deciso di far ritorno nella sua città di origine, utilizzando il mezzo ferroviario, dopo essere sfuggito ad un altro blitz della polizia tedesca. L’uomo è stato condotto in carcere.
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