“È stato un errore, commesso in buona fede, di cui mi assumo la responsabilità e di cui chiedo scusa innanzitutto ai nostri elettori. Polizzi ha causato un danno di immagine a Forza Italia, e se dovesse essere rinviato a giudizio, Forza Italia si costituirà parte civile”. Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè a seguito all’arresto nella notte di Pietro Polizzi, candidato al consiglio comunale.

“Sono veramente dispiaciuto per l’accaduto”

“Polizzi, che non è iscritto a Forza Italia, risulta incensurato ed era già stato candidato in passato per altre forze politiche. Certamente nessuno può dire che il suo nome ci sia stato suggerito dalla mafia. Noi non facciamo altro che predicare l’onestà per tutti i nostri candidati e sono veramente molto dispiaciuto per l’accaduto. Ho chiesto ad Adelaide di ritirarsi dalla campagna elettorale, cosa che ha già fatto, anche se so che è in assoluta buona fede e ripeto che sono sicuro che non avrebbe mai accettato voti del genere”.

L’ordinanza

Polizzi, come si legge nell’ordinanza firmata dal gip Alfredo Montalto,” sarebbe stato ben consapevole dello spessore mafioso dell’anziano “uomo d’onore” che aveva di fronte, proseguiva fiducioso di poter ottenere un successo elettorale “buoni nel senso che ce la facciamo”, anche in ragione del consenso ottenuto con l’aiuto di Eusebio D’Alì, vicedirettore dell’azienda siciliana trasporti”.

Le intercettazioni

Intercettato Polizzi diceva: “Con mio zio Eusebio – si legge nell’ordinanza – ho fatto un sacco di cose “duoco” (ndr lì) all’Ast quando hai bisogno all’Ast il contratto … la moglie è candidata di Micciché”.

Poi Polizzi parlando con Porretto si soffermavano su un politico “messo male”. “Minchia è messo male… incomp… l’hanno abbandonato tutti”, diceva Polizzi “non è ben visto”, rispondeva Poretto. “Vedi che è messo male, si litiga con… incomp non è ben visto… incomp… ti viene e ti dice: quanto vuoi?… incomp… in generale lui e buono! …incomp… io so più assai di te… tu io sai giusto? E Sansone afferma: lui non conosce a nessuno! Sansone”.

“Ci dobbiamo adattare”

E ancora Polizzi ribadisce “Hai risolto il problema della tua vita! Per questo dico che noialtri ci dobbiamo “addattare duoco” questo non ha voluto perché si è litigato con Orlando magari… incomp… e poi fa tutto”. E Sansone risponde “Io ancoro non capisco com’è che ha litigato”. E Polizzi dice: “a me lo devi dire e lo dobbiamo risolvere!…aiutami che tu lo sai che ti voglio bene! e tu lo sai che io quello che posso fare io faccio” e Sansone risponde “no, infatti questo gli ho detto”.

Eusebio D’Ali (Fi) sconvolti per quanto abbiam appreso, ma andiamo avanti

“Siamo sconvolti per la notizia che abbiamo appreso stamattina; mai io e mia moglie avremmo potuto immaginare che potesse accadere una cosa simile. La campagna elettorale di Adelaide, dei candidati alla circoscrizione e di tutto il laboratorio politico #palermomeritadipiu” va avanti, nello stesso e identico modo in cui l’abbiamo iniziata: con trasparenza. Sconvolti e incazzati!”. Lo scrive su Facebook Eusebio D’Alì esponente di Forza Italia, che ha la moglie Adelaide Mazzarino candidata nella lista degli Azzurri.

Il ritiro di Adelaide Mazzarino

Adelaide Mazzarino si ritira ufficialmente dalla corsa al consiglio comunale di Palermo dopo lo scandalo voto di scambio scoppiato questa mattina in seguito all’operazione che vede tre indagati fra cui Pietro Polizzi. La Mazzarino stava facendo la campagna elettorale a “braccetto” con Polizzi, arrestato questa mattina perché accusato di aver chiesto i voti della mafia. “Queste cose non mi appartengono, la corsa finisce qui” sono in buona sostanza le parole della candidata al consiglio comunale.

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