Il simbolo è stato depositato oggi pomeriggio e il nome adesso è un fatto così come l’immagine che accompagnerà la campagna elettorale del Pd e dei centristi con Leoluca Orlando sindaco. Il famigerato listone, dunque, è realtà. Nonostante il nome sia noto il simbolo per il momento non è statoc onsegnato neanche ai candidati. L’intenzione è quella di presentarlo ufficialmente sabato prossimo. La lista, comuqnue, si chiamerà ‘Democratici e popolari’ e richiama le due anime centriste che oggi si ritrovano dentro il Pd.
All’interno della lista le candidature sono state decise con il bilancino: metà dei candidati sarà espressione dei popolari, insomma di Ncd e centristi, e l’altra metà del Pd e fra questi equilibrio assoluto di provenienze e correnti interne ai dem anche se ci sono figure trasversali.
In lista sarà della partita l’uscente Rosario Filoramo. Voci di corridoio parlavano del fatto che dovesse lasciar posto posto al Presidente di circoscrizione Fabio Teresi ma questa ‘promozione’ sembra non ci sarà. Se si blinderanno le presidenze delle circoscrizioni come è probabile, Filoramo sarà certamente ricandidato magari in accoppiata con Antonella Monastra nel rispetto della doppia preferenza di genere. Ci saranno, poi, altri uscenti come Carlo Di Pisa, Giovanni Lo Cascio e Luisa La Colla.
L’area Piccione Lupo potrebbe puntare, inoltre, su un altro candidato ovvero il fratello della deputati cislina Teresa Piccione mentre le new entry saranno il faraoniano Dario Chinnici e Stefania Munafò la cui collocazione non è più chiarissma viste le presenze tanto al fianco di Faraone quanto al fianco di Crocetta in eventi pubblici. Già consigliere comunale in quota Pdl durante la sindacatura Canmmarata quando ha ricoperto anche l’incarico di vice capogruppo e ha condotto la battaglia che ha portato alla prima sentenza di affermazione delle quote rosa nei CdA la Munafò è riconosciuta per le sue battaglie per la stabilizzazione dei precari della Sanita, ex Aps ed ex Coinres e oggi conta probabilmente di mettere a frutto questa presenza sul territorio per riprendersi il posto in Consiglio comunale che non ottenne nel 2012 nonostante le quasi novecento preferenze.
Per il resto le candidature sembrano saldamente in mano all’ex presidente dell’ars Francesco Cascio in area Ncd. uscito di scena per effetto di una condanna alla quale si è appellato, Cascio ha comunque peso politico e conta di piazzare i suoi in Consiglio comunale. Marcello Gualdani, già presidente dello Iacp di Palermo è in prima linea. Correrà anche Francesco Paolo Scarpinato, consigliere uscente e fratello di un sindacalista impegnato nelle partecipate della Città Metropolitana di Palermo.
In corsa il regionale Pippo Di Paola, Totò Palma e Alessandro Fricano in quota all’altro deputato di Ncd all’Ars, Pietro Alongi subentrato a metà legislatura.
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