Ore 11 calma piatta. L’Ars, dopo avere approvato la nuova legge elettorale per gli enti locali, naviga a vista sulle variazioni di Bilancio ma si va avanti.
Ieri, dopo il via libera alla riforma, è iniziato il dibattito sulla mini-finanziaria e nello specifico sull’opportunità di stralciarne una parte cioè quella sulle ex Province.
Tutto è stato rinviato a stamani, ma l’aula si è presentata semivuota e nemmeno dopo circa due ore di interventi i banchi degli assenti soprattutto tra gli scranni della maggioranza. Il vice presidente dell’Ars, Giuseppe Lupo, ha rinviato la seduta parlamentare che ha ripreso i lavori alle 12 anche se non sono mancati momenti di tensione.
Va ricordato che l’Aula ha tempo fino alle 20 di oggi per deliberare la manovrina altrimenti tutto slitterà a settembre, come deciso dalla conferenza dei capigruppo. E’ corso contro il tempo, quindi.
Balla tra gli emendamenti quello soppressivo dell’articolo 10 della Finanziaria Bis che di fatto, ‘licenzia’ gli assistenti ai disabili dopo 20 anni di precariato ed è rischio il futuro lavorativo degli ex sportellisti della formazione professionale e gli ex dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia, Ciem, Quarit, Sicilia Innovazione e Cerisdi. E poi ci sono i fondi per le scuole dell’infanzia paritarie e quelli per i Consorzi di bonifica.
C’è poi la questione del mutuo per salvare le terme di Acireale e Sciacca, visto che sono divise le proprietà dei beni dall’usufrutto e si vuole ricongiungere il tutto.
L’opposizione, alcuni giorni fa, prima che fosse votata la legge elettorale per gli enti locali aveva chiesto di invertire l’ordine del giorno ritendo prioritaria la minifinanziaria. Intanto davanti Palazzo dei Normanni continua il presidio degli assistenti ai disabili che attendono la fumata bianca.
Il governo, infine, ha firmato il decreto di riparto del Fondo Straordinario, che assegna il contributo per i precari degli Enti Locali. L’atto è stato siglato dall’assessore al Lavoro Gianluca Micciché, di concerto con l’assessore per le Autonomie Locali, Luisa Lantieri.
Le somme, oltre 170 milioni di euro, consentono di retribuire i 13 mila precari, che svolgono il proprio servizio nei 352 comuni dell’Isola. Dopo questo provvedimento sarà avviata la procedura per l’erogazione dell’acconto 2016, pari al 60% di quanto concesso nel 2015.
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