Niente asilo nido ne scuola dell’infanzia per i bambini da 14 mesi a 6 anni se i genitori decidono di non vaccinarli. E anche dopo, quando i piccoli approderanno alle scuole elementari, sarà obbligatorio presentare i certificati di vaccinazione al momento dell’iscrizione anche se, naturalmente, l’iscrizione non potrà essere negata trattandosi di scuola dell’obbligo.

L’assessore regionale della Salute Baldo Gucciardi ha pronta una legge in sei articoli che andrà in discussione in occasione della prossima giunta regionale di governo. Lo scopo è arginare il fenomeno della mancata vaccinazione dei bambini da parte dei genitori.

“La Sicilia farà molto di più di quanto non abbia fatto l’Emilia Romagna con la sua legge approvata da qualche giorno – dice a BlogSicilia l’assessore Gucciardi – perchè la nostra norma riguarderà l’intero calendario vaccinale siciliano. Insomma, per iscrivere i propri figli al nido o alla scuola dell’infanzia bisognerà dimostrare di aver seguito l’intero calendario vaccinale offerto attivamente e gratuitamente dalla Regione”.

Ma la Sicilia farà di più estendendo una serie di tutele mai testate prima anche alla scuola dell’obbligo: “Naturalmente non si può negare l’iscrizione dei bambini alle elementari – continua Gucciardi – ma chiederemo ugualmente di presentare le certificazioni vaccinali. I piccoli che risulteranno non essere stati vaccinati verranno inseriti in classi dove tutti gli altri siano, invece, vaccinati in modo da evitare l’effetto contagio. Creeremo, così, una sorta di cordone sanitario per impedire il ritorno di patologie che erano ormai sulla strada per l’eradicazione”.

Il provvedimento non mancherà di causare proteste e polemiche in una Regione che sta insistendo molto sui vaccini (leggi anche la campagna antinfluenzale della Sicilia) ma sulle scelte adottate l’assessore è più che convinto e inflessibile “Sono molto preoccupato da quello che sta accadendo in tutta Italia. Cresce l’opposizione ai vaccini e rischiamo di far tornare malattie che avevamo quasi cancellato. Non lo possiamo permettere. serve essere rigidi e rigorosi dal punto di vista sanitario e tutelare i nostri figli”.

resta da comprendere la strategia per portare al più presto all’approvazione questa norma. Dopo il passaggio in giunta l’assessore potrebbe decidere di inserirla, sotto forma di emendamento, nella prossima legge di stabilità ma se i tempi per l’approvazione di bilancio di previsione e finanziaria dovessero allungarsi, come è probabile, slittando almeno a febbraio allora la norma potrebbe essere un disegno di legge autonomo per il quale Gucciardi è pronto a chiedere una corsia preferenziale e urgente all’Assemblea